Per raggiungere le metropoli italiane si risparmieranno in media oltre 60 minuti, pagando 15 euro in piùOltre 6,3 milioni di passeggeri l’anno via Milano, e il 25% in meno di macchine per strada. Traffico ridotto di un quarto
Un' ora in più per lavorare, ma anche per dormire, per parlare, per leggere, per divertirsi. Il risparmio sarà assicurato dL'entrata in servizio dell’alta velocità lungo la dorsale Torino-Milano-Roma-Napoli, pagando in media 15 euro in più.
I primi dati sono emersi ieri in occasione della presentazione fatta dall’Osservatorio Ambiente e Infrastrutture della Camera di commercio di Milano, che ha snocciolato i numeri del cambiamento proponendo la ricerca “Analisi dell’impatto socio-economico del completamento delle grandi opere ferroviarie sulla città e sulla provincia di Milano” realizzata dalla Camera di commercio attraverso l’Università Carlo Cattaneo e il Gruppo CLAS.
Ancora in fatto di numeri per andare da Milano a Roma ci vorranno 83 minuti in meno (e 31,5 euro in più), da Milano a Napoli il guadagno è di oltre 2 ore e mezza (con 37 euro di sovrapprezzo), mentre chi volesse andare a Torino, Venezia e Bologna potrà farlo in un massimo di 60 minuti. Complessivamente, il sistema dell’Alta Velocità sarà interessato da 66,4 milioni di passeggeri l’anno (+47% rispetto alla rete storica), di cui oltre 6 via Milano.
In un quarto dei casi (25%), i passeggeri dell’Alta Velocità proverranno da chi viaggia normalmente in macchina; e tra il 3-11% da chi viaggia in aereo.
“E’ ormai un fatto consolidato – ha commentato Massimo Sordi, vice presidente della Camera di commercio di Milano – che un adeguato sistema infrastrutturale è una condizione essenziale e necessaria per la competitività e la produttività di un territorio. Senza una rete di trasporti adeguata, infatti, si è come un gigante dai piedi di argilla. In questo senso, il miglioramento della accessibilità ferroviaria renderà l’Italia più vicina all’Europa. Gli effetti del completamento delle grandi opere ferroviarie avranno un impatto a largo raggio: basti pensare al turismo, alle attività di servizio alle persone, alle attività a supporto delle merci. E ancora al mercato immobiliare e al mercato del lavoro. Ma non solo. Il miglioramento avrà anche una importante ricaduta sulla qualità della vita: risparmiare tempo nel viaggiare, infatti, ci permetterà di guadagnare più tempo da dedicare a noi e agli altri”.Risparmi di tempo: le destinazioni italiane
Tre aree metropolitane (Torino, Venezia, Genova), grazie alla introduzione dell’Alta Velocità/Alta Capacità (AC/AV), scenderanno sotto la soglia psicologica dell’ora di viaggio. In particolare, Torino sarà raggiungibile da Milano in 50 minuti rispetto agli 82 attuali (-39%); Genova in 60 minuti rispetto ai 92 attuali (-35%); Bologna sempre 60 minuti rispetto ai 97 minuti attuali (-38%). Tra le altre aree metropolitane, Firenze sarà raggiungibile con 72 minuti in anticipo rispetto ad ora (da 162 minuti a una ora e mezza: -44%); chi viaggia a Venezia risparmierà oltre 1 ora (da 163 a 100 minuti: -39%). Ancora più elevato il risparmio di tempo per chi è diretto a Roma (da 253 a 170 minuti; -33%; risparmio in minuti: 83) e a Napoli (oltre 2 ore e mezza di risparmio: da 390 a 235 minuti; -40%). Ma non solo i grandi centri: raggiungere Novara diventerà una questione di 20 minuti (dagli attuali 29: -31%); Brescia di mezz’ora (dai 48 minuti attuali: -38%), mentre si potrà andare a Verona o a Reggio Emilia in 50 minuti (dagli attuali 82 e 81 minuti, rispettivamente).
Risparmi di tempo: le destinazioni europee
Ma non solo Italia. Se consideriamo congiuntamente il sistema AV/AC italiano e quelli in corso di realizzazione nei Paesi limitrofi (Francia; Svizzera; Germania), Milano risparmierà in media quasi 100 minuti. In particolare, raggiungere Lione sarà una questione di soli 170 minuti rispetto alle 6 ore e mezza attuali (-57%; 224 minuti risparmiati). Si potrà andare a Zurigo in 160 minuti rispetto ai 221 attuali (-28%; -61 minuti); a Basilea in 215 minuti (-19%; -50 minuti). E anche la Germania sarà più vicina: Stoccarda sarà raggiungibile in meno di 6 ore rispetto alle 7 attuali (da 406 a 345 minuti: -15%; -61 minuti).
L’incremento del traffico
Complessivamente, si stima che il sistema AC/AV sarà interessato da 66,4 milioni di passeggeri l’anno (+47% rispetto alle percorrenze sulla rete storica). In particolare, nel 54-68% dei casi, la domanda per il nuovo sistema di servizi ferroviari ad alta velocità è legata a spostamenti che sarebbero comunque stati effettuati per mezzo della ferrovia; nel 25-28% dei casi sarebbe domanda attratta dal traffico autostradale; nel 3-11% dei casi sarebbe domanda attratta dal traffico aereo; nel 4-7% dei casi sarebbe domanda indotta (passeggeri che altrimenti avrebbero rinunciato al viaggio). Se consideriamo solo Milano, si stimano oltre 2 milioni di passeggeri sulla tratta Milano-Torino; 1,2 milioni sulla tratta Milano-Bologna; 1,1 sulla tratta Milano-Firenze; 1,5 sulla tratta Milano-Roma; 500 mila sulla tratta Milano-Napoli, per un totale di 6,3 milioni di passeggeri l’anno.
Le principali aree di impatto
Le cinque principali aree nella provincia di Milano in cui il sistema AC/AV lungo la dorsale Torino-Milano-Roma-Napoli esplicherà maggiormente i propri benefici in termini di riduzione dei tempi di spostamento e dell’incremento della frequenza sono: Milano Centrale (quale nodo dove si attesterà la maggior parte dei servizi AV/AC localizzati nel cuore della città), Milano Rogoredo (stazione di porta per le linee verso Roma e verso Genova, interessata dal progetto di Milano Santa Giulia di Foster); Rho Fiera (stazione di porta per la linea verso Torino e la Francia, interessata dall’insediamento del nuovo polo di Fiera Milano di Fuskas); Pioltello Limito (stazione di porta per la linea verso Venezia); Monza (potenziale stazione di porta verso la Germania e la Svizzera).
Le maggiorazioni tariffarie: stime
Confrontando le attuali tariffe ferroviarie su alcune tratte interessate dall’Alta Velocità con quelle del sistema tariffario francese che utilizza già l’Alta Velocità, si possono stimare i possibili incrementi tariffari. In questo senso, l’incremento medio sarà del 67% (da 23 euro a 38 euro). In particolare, recarsi a Roma costerà 31,5 euro in più (da 46,5 a 78 euro stimati: una tratta in seconda classe); andare a Napoli 37,71 euro in più (da 56,29 a 94 euro stimati). Sotto i 50 euro costerà andare a Firenze (da 28,92 a 49 euro); a Bologna (da 22,72 a 38 euro); e a Venezia (da 20,66 a 35 euro). Andare a Torino costerà 10 euro in più (da 15 a 25 euro); recarsi a Genova 9,14 euro in più (da 12,86 a 22 euro).
Stato di avanzamento delle infrastrutture dell’Alta Velocità/ Alta Capacità (AV/AC). Entro il 2009 è prevista l’entrata in esercizio di tutte le infrastrutture. In particolare, l’opera Torino-Novara e Novara-Milano, per cui sono stati stanziati 7 miliari di euro, sarà pronta nel 2009 (nel 2006 la sola tratta Torino-Novara). Al momento, lo stato di avanzamento delle due opere è rispettivamente dell’88% e del 21%. Per quanto riguardo l’opera Milano-Bolgona, per cui sono stati stanziati 6,4 miliardi di euro, l’entrata in esercizio è per il 2007 (stato di avanzamento: 68%). Lo stato di avanzamento della Bologna-Firenze è invece all’80% e l’entrata in esercizio è per il 2008 (stanziamento: 5,2 miliardi di euro). La Roma-Napoli (stanziamento: 5,2 miliardi di euro) è al 90% (entrata in esercizio: 2005). Infine, l’entrata in esercizio del Passante ferroviario di Milano (stanziamento: 0,9 miliardi di euro) è prevista per il 2007.
Gli effetti sulla mobilità del Passante ferroviario e delle linee suburbane
In un giorno feriale medio, gli spostamenti effettuati sulla rete ferroviaria lombarda con destinazione Milano (esclusi i ritorni a casa) coinvolgono quasi 150 mila persone. Di queste, il 50% si dirige a Milano per lavoro; il 33% per studio; il 17% per altri motivi. Il principale flusso di persone che si dirige a Milano (oltre che dalla provincia stessa), arriva da Varese (13%); da Como (8%); da Bergamo e da Pavia (6%). Il risultato di questa elevata pressione, è che il 12,1% dei treni circolanti in un giorno lavorativo (18,8% se riferito all’ora di punta) è caratterizzato da un numero di posti offerti inferiore alla domanda di trasporto. In questo quadro, l’introduzione del passante ferroviario e delle previste dieci linee suburbane, con treni cadenziati ogni 30 minuti, sarà in grado di estendere in modo importante i servizi.
Manuela Michelini – clickmobility.it