La mozione impegna il presidente della Giunta a “mantenere alto il livello di vigilanza e controllo” su Trenitalia, per garantire il rispetto del contratto di servizio
Sui trasporti ferroviari vigila il Consiglio regionale.
I problemi del servizio ferroviario in Toscana sono tornati al centro dell’attenzione del Consiglio regionale che i giorni scorsi ha approvato all’unanimità, dopo alcune modifiche, una mozione presentata da Maurizio Dinelli (Forza Italia).
La mozione impegna il presidente della Giunta a
– “mantenere alto il livello di vigilanza e controllo” su Trenitalia per garantire il rispetto del contratto di servizio,
– dare “ampia e diffusa applicazione al sistema del rimborso ai pendolari”,
– potenziare e migliorare il servizio “che attualmente presenta forti carenze rilevate e denunciate anche dal Difensore civico, attraverso l’uso delle penali”,
– intraprendere “più ampie e mirate azioni nei confronti del gestore del servizio e del gestore dell’infrastruttura al fine di perseguire sia a bordo del treno che a terra l’adeguamento alle vigenti normative” in materia di barriere architettoniche.
Maggioranza e opposizione si sono dunque trovate d’accordo sulla necessità di non abbassare la guardia davanti ai disagi che i pendolari toscani continuano a subire.
Maurizio Dinelli, illustrando la mozione, ha sottolineato che i biglietti ferroviari in Toscana sono tra i più cari d’Italia, che il servizio offerto da Trenitalia è insufficiente e che è necessario che “l’aula continui a dibattere su questi problemi e che mantenga alta l’attenzione, esigendo risposte precise".
Giuseppe Del Carlo (Udc) ha insistito sulla necessità “di un impegno maggiore da parte della Giunta, sia per quanto riguarda le verifiche sia per quanto riguarda gli stanziamenti, perché i treni, soprattutto quelli che provengono dalla costa, sono sporchi, in ritardo, qualche volta vengono soppressi”.
Ilio Pasqui (Ds) si è detto d’accordo “a stipulare una sorta di patto con l’opposizione per dare ai cittadini il servizio ferroviario che si meritano approfondendo alcune questioni nodali”.
Un po' da tutti è stato messo in rilievo che la manutenzione ai treni è ormai stata relegata in soffitta.
Aldo Bruno (Comunisti italiani) ha sottolineato il grave disagio in cui si trovano le Regioni, costrette a far fronte al cambio di rotta del governo nazionale, che ha puntato tutto sull’Alta velocità a scapito dell’Alta capacità, cioè di una concezione del servizio ferroviario che cerca di stabilire una connessione tra aree metropolitane, territorio e bisogni dei cittadini, e che hanno a disposizione sempre meno risorse.
Da parte dell’assessore ai trasporti Riccardo Conti è stata data la disponibilità da parte della Giunta regionale a cooperare con il Consiglio “affinchè il contratto di servizio sia rispettato e i servizi vengano migliorati”.
Per la questione degli Intercity, Conti ha osservato che per un problema di orario nazionale non ha senso disdire un contratto regionale, però si può insistere perché i servizi su Arezzo siano potenziati. L’assessore ha ricordato che dall’anno prossimo sulla linea per Lucca verrà inaugurato il “Memorario”, mentre per Arezzo bisognerà aspettare il 2007, dopo il termine dei lavori all’ingresso est della città: fino allora è bene che alcuni Intercity arrivino a Santa Maria Novella.
In sede di dichiarazione di voto, infine, Maurizio Dinelli ha sollecitato la Giunta ad andare avanti con il rimborso ai pendolari mentre Marco Carraresi (Udc), ha fatto presente che la Regione Toscana impiega ancora troppe poche risorse per le ferrovie locali mentre dovrebbe aumentare gli stanziamenti.M. Gio M. – clickmobility.it