“Al via la mobilità integrata in quattro province”
E' una prima volta assoluta nel settore della mobilità integrata.
Quattro province del sud-oriente della Lombardia si sono messe insieme per dare il via ad un grande progetto di trasporto intermodale, valorizzando le potenzialità presenti sui territori di Cremona, Brescia, Bergamo e Mantova in fatto di mobilità, attraverso la sigla, avvenuta oggi, di un Protocollo d'Intesa.
Al centro del progetto troneggia la promozione e lo sviluppo in modo integrato delle infrastrutture di accesso alla rete quali il Porto di Cremona con le strutture fluviali di Mantova, L'aeroporto di Montichiari, la linea TAV Milano-Venezia, favorendo un trasferimento modale delle merci della gomma.
"Si tratta di concordare un percorso di iniziative progettuali, amministrative e di promozione che porti alla definizione di proposte concrete per lo sviluppo della mobilità interprovinciale – ha affermato il vice presidente della Provincia Agostino Alloni -. La definizione della rete fondamentale di collegamento interprovinciale, nonché di alcuni possibili servizi potrà servire a graduare le priorità sia per le infrastrutture rivolte a soddisfare le situazioni di congestione locale, sia per quelle capaci di indurre elementi di riorganizzazione dello sviluppo territoriale".
"Nel protocollo d'intesa con le altre Province abbiamo pure introdotto, per essere operativi a breve, L'elaborazione di un documento tecnico comprendente lo stato attuale della mobilità nelL'area interessata al fine di evidenziarne le problematiche e le prospettive in termini di mercato – prosegue Alloni -. Inoltre L'elaborazione delle linee guida per lo sviluppo e L'efficientamento della mobilità passeggeri e merci nei territori interessati; la stesura di un documento di indirizzo per la realizzazione di forme di programmazione interprovinciale e la selezione di un numero di progetti condivisi necessari allo scopo delle convenzione medesima".
Le quattro province puntano alla messa in opera di una sinergia territoriale interprovincale per pianificare il trasporto e la mobilità su ferro, gomma,acqua e aria in un'ottica intermodale integrata che permetta da un lato di perseguire economie di scala e dL'altro una maggiore qualità dei servizi in un'ottica di rete locale.
Nello specifico a breve sarà nominata una segreteria tecnica interprovinciale (Gruppo di gestione) con L'incarico di attuare le iniziative progettuali e sarà istituto un tavolo di coordinamento composto dagli assessori alla Mobilità e ai trasporti delle Province firmatarie L'accordo.
Nel corso della mattinata, il vice presidente Alloni, ha partecipato al convegno "Mobilità sostenibile delle Merci e delle Persone: dal locale al globale" a Gardone Riviera, nel corso del quale ha evidenziato come "L'obbiettivo centrale del Piano integrato della mobilità, è la connessione tra la programmazione della mobilità e la pianificazione del territorio, come condizione necessaria per L'uso razionale delle risorse e per uno sviluppo sostenibile della stessa mobilità e del territorio. Per dare contenuto concreto al concetto di Sviluppo sostenibile il Piano persegue questi obbiettivi: aumentare L'efficienza e contemporaneamente la sicurezza della viabilità; favorire il trasferimento modale dalla gomma al ferro e L'acqua per ridurre la congestione e le emissioni in atmosfera; ridurre L'esposizione L'inquinamento atmosferico della maggior quota possibile di popolazione; pianificare reti, infrastrutture e servizi di trasporto in relazione alla scelte insediative del PTCP e rispettare i valori ambientali del territorio".
Il progetto tiene nella massima considerazione la necessità di affermare il ruolo delle grandi reti di trasporto dando, al tempo stesso, risposte ben precise alla domanda crescente di mobilità con un modello di "mobilità sostenibile".
"Ciò significa garantire la mobilità di persone e merci con sistemi che riducano progressivamente il consumo delle risorse non rinnovabili (energia, aria, territorio) – spiegano le parti in causa – e contribuiscano a migliorare lo stato delL' ambiente.
Obiettivi perseguibili attraverso la stretta integrazione tra i diversi sistemi di mobilità e tra questi e L' assetto del territorio.
"Su questo obiettivo, io credo, le province e i comuni devono fare di più, ma devono diventare indirizzi prioritari soprattutto per la Regione e per il governo nazionale – ha concluso Alloni -".
Manuela Michelini – clickmobility.it