Aci lancia la sfida dei valori

ROMA. PRESENTATO IL MANIFESTO ETICO DI ACI PER UNA MOBILITA RESPONSABILE

ROMA. PRESENTATO IL MANIFESTO ETICO DI ACI PER UNA MOBILITA RESPONSABILE

Otto punti attraverso i quali l'ACI invita i protagonisti della filiera educativa e formativa – famiglia, scuola, strutture associative, pubbliche amministrazioni – a concorrere alla promozione della nuova cultura della guida e della mobilità

Sono elementi quali la nuova etica della “capacità di guida” o la mobilità come progetto di sviluppo sostenibile coniugati al rispetto per L'ambiente e alla cultura del territorio e degli strumenti di mobilità a dar vita al nuovo Manifesto voluto da Aci.
Il documento – “Per un’etica della mobilità responsabile” – è stato presentato ieri mattina a Roma dal presidente Franco Lucchesi.
L'Aci grazie al Manifesto delinea una sorta di passaggio dalla funzione prevalentemente istituzionale a quella prevalentemente rappresentativa,lanciando la sfida dei valori, contro una mobilità sempre più costosa (mantenere un’auto costa in media 4.500 euro l’anno), insicura (ogni anno, sulle nostre strade, perdono la vita più di seimila persone, con oltre 300mila feriti, in più di 200mila incidenti, per un costo sociale pari ad oltre 35.500 milioni di euro pari al 2.7% del PIL), inquinante, irrazionale, penalizzata dal deficit infrastrutturale e da mezzi pubblici vecchi (età media: 10 anni), lenti (velocità media: 17km/h) e troppo spesso affollati al limite della vivibilità.

Il manifesto etico ACI punta a promuovere il valore della mobilità responsabile attraverso una sintesi superiore tra la mobilità intesa come “espressione di libertà personale” e la mobilità “espressione delle relazioni con l’ambiente circostante”. Inoltre punta a:
– liberare la mobilità da compiti impropri, orientandola alla soddisfazione delle esigenze più profonde di individui e collettività;
– razionalizzare il sistema, senza ricorrere alla coercizione di libertà insopprimibili;
– attenuare le sollecitazioni verso una “mobilità superflua”, nell’ottica di un “muoversi meno per muoversi tutti” favorito dal contributo che le nuove tecnologie sono oggi in grado di offrire.

Ma entriamo nel merito e vediamo gli otto punti del documento:

1. Nuova “capacità di guida”
Una sintesi valoriale ed operativa tra esigenze dell’individuo e della collettività, che accresca il senso di responsabilità dell’individuo nei confronti di se stesso e dei suoi simili.

2. Mobilità: valore da maturare e condividere
Una sollecitante istanza etica che aiuti a scegliere tra una “mobilità opportunità” ed una “mobilità rischio”, per sé e per gli altri.

3. Mobilità: progetto di sviluppo sostenibile per l’intero corpo sociale
Nuovi criteri normativi e comportamentali; soluzioni tecnologicamente opportune ed economicamente compatibili; rispetto dell’ambiente, della sicurezza e dei bisogni essenziali delle diverse categorie sociali, comprese minoranze e utenze deboli.

4. Rispetto per l’ambiente: nuova cultura degli strumenti di mobilità
Un’azione di formazione che contrasti la tendenza “proprietaria” e contribuisca al diffondersi di una nuova “cultura degli strumenti di mobilità”, incentivando l’uso collettivo o condiviso dell’automobile, garantendo la più ampia diffusione del trasporto pubblico multimodale, adottando rapidamente le soluzioni tecnologiche basate su veicoli a “emissione zero”.

5. Cultura del territorio e riassetto infrastrutturale
Nuova cultura del territorio: rispetto per l’ambiente (risorsa limitata, da utilizzare preservandola), razionalità e stretta correlazione tra sviluppo urbano e mobilità.
Adeguamento delle infrastrutture: rilevante salto di qualità in termini progettuali, realizzativi e gestionali.

6. Integrazione tra tecnologie della mobilità e della comunicazione
Incentivare l’integrazione tra tecnologie della mobilità e della comunicazione, per dar vita ad un sistema di controllo e di autogoverno del mezzo, che liberi il conduttore, senza condizionarne la sicurezza, e ne accresca le possibilità di orientamento.

7. Mobilità responsabile: collaborazione tra tutti i protagonisti
Un’etica della mobilità -articolata in modelli formativi, normativi, comportamentali rispondenti a un autentico progetto d’insieme- per tutti i soggetti protagonisti della mobilità: ACI e Automobile Club territoriali, Istituzioni, operatori dei mezzi di trasporto pubblico, chiamati a collaborare per rispondere alle diverse esigenze della vita individuale e collettiva.

8. Un sistema di regole condivise
Responsabilità verso gli altri (“partecipazione”), con gli altri (“condivisione”) e per gli altri (“responsabilità”), per recuperare la propria identità come identità collettiva che non divide, ma unisce.

Con il documento “Per un’Etica della Mobilità Responsabile, l’Automobile Club d’Italia invita tutti i protagonisti della filiera educativa e formativa – famiglia, scuola, strutture associative, pubbliche amministrazioni – a concorrere a promuovere questa nuova cultura della guida e della mobilità.

In particolare, per quanto riguarda la formazione scolastica, “si dovrà provvedere a una revisione dei contenuti dei corsi di formazione alla mobilità, nei quali conferire maggiore peso alla educazione civica nello spazio pubblico, la strada, e provvedere, a una sempre più puntuale e intensa formazione dei formatori”.
Dal canto suo la famiglia dovrà “fare leva sui tradizionali momenti abilitanti, dalla patente al patentino fino al recupero punti, per sottolinearne il carattere di autentico “passaggio” alla età adulta, che comporta concrete e non derogabili assunzioni di responsabilità”.

Importante anche il ruolo delle strutture associative ACI per le quali, oltre alla revisione e al potenziamento delle tradizionali attività formative, “sono in fase di studio e di implementazione nuove iniziative mirate alla formazione superiore, dall’istituzione di Borse di studio alla creazione di Master in collaborazione con accreditate strutture accademiche”.
Forte, infine, il richiamo alle pubbliche amministrazioni, perché la "Valutazione di Impatto della Mobilità", diventi una procedura ineludibile per qualsiasi intervento urbanistico e territoriale.

I numeri della mobilità

Dossier etica mobilitàManu Mich. – clickmobility.it

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