Trattamento economico di malattia

TPL: DAL 1° LUGLIO LE AZIENDE STOPPANO IL TRATTAMENTO DI MALATTIA PREVISTO DAL CONTRATTO DI LAVORO

TPL: DAL 1° LUGLIO LE AZIENDE STOPPANO IL TRATTAMENTO DI MALATTIA PREVISTO DAL CONTRATTO DI LAVORO

Pronta la risposta dei sindacati che dichiarano uno sciopero nazionale di 24 ore venerdì 15 luglio

La trattativa sembra essere naufragata senza ombre di dubbio.
Ieri il Consiglio direttivo di Asstra,  l’associazione delle aziende pubbliche di trasporto locale, ha fatto sapere che dal primo luglio le aziende di trasporto pubblico non applicheranno più ai propri dipendenti le disposizioni relative al trattamento di malattia previste dal contratto di lavoro.

Immediata la risposta delle organizzazioni sindacali. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore di tutti i lavoratori del trasporto pubblico locale (autobus, tram e metropolitane) per il 15 luglio.

“La decisione di Asstra – scrivono i sindacati – è gravissima ed ingiustificata. Fino ad oggi le aziende hanno rifiutato la soluzione della vertenza proposta dalle organizzazioni sindacali, attraverso la ricerca di soluzioni inaccettabili, che chiedono ai lavoratori il taglio del 33% del costo complessivo del trattamento economico di malattia. Il sindacato, ribadendo il principio del diritto al pieno riconoscimento del salario in caso di malattia, si è più volte dichiarato disponibile a correggere tutte le anomalie e distorsioni provenienti dalla vecchia normativa delle ex casse di soccorso, che avrebbero comportato un ingiustificato aggravio di spese per le imprese. L’accanimento dimostrato invece dalle controparti non trova alcuna spiegazione nei conti economici conseguenti all’integrazione del sussidio di malattia riconosciuto dall’Inps".

"Ancora una volta – concludono i sindacati – in modo irresponsabile l’Asstra – vuole alimentare lo scontro sociale per battere cassa e ottenere risorse da soggetti terzi, incurante dei pesanti disagi che in ogni caso ricadranno sugli utenti e sulla cittadinanza”.

Dal fronte Asstra è dato di sapere che la decisione è stata assunta e comunicata dopo "un'approfondita valutazione dello stato del confronto con le
organizzazioni sindacali sulla questione in oggetto".
Al termine di un articolato dibattito il Consiglio direttivo di Asstra ha espresso le  "proprie determinazioni votando all’unanimità" un ordine del giorno che scontenta le organizzazioni sindacali.

Entrando nel merito a far data dal 1° luglio 2005,i trattamenti da erogare ai dipendenti in malattia sono i seguenti:
Operai:
• malattie dal 1 al 3° giorno: corresponsione della retribuzione normale, ex art. 3 del c.c.n.l. 27.11.2000;
• malattie dal 4° al 180° giorno: anticipazione del sussidio INPS, nelle misure e nelle percentuali previste dall’Ente di previdenza per le assenze cadenti nelle due fasce dal 4° al 20 giorno e dal 21° al 180° giorno.

Impiegati:
• anzianità fino a 3 anni di servizio: primi 2 mesi il 100% e successivi 4 mesi il 50% della retribuzione normale, di cui all’art. 3 del c.c.n.l. 27.11.2000;
• anzianità oltre 3 e fino a 6 anni di servizio: primi 3 mesi il 100% e successivi 6 mesi il 50% della retribuzione normale, di cui all’art. 3 del c.c.n.l. 27.11.2000;
• anzianità oltre 6 anni di servizio: primi 4 mesi il 100% e successivi 8 mesi il 50% della retribuzione normale, di cui all’art. 3 del c.c.n.l. 27.11.2000.
I predetti trattamenti sono applicabili alle assenze per malattia dal 1° luglio 2005, indipendentemente dalla data in cui ha avuto inizio l’evento.Manuela Michelini – clickmobility.it

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