Anche il Comune entra, a pieno titolo, nella discussione sul futuro di Spt. “Al di là dei proclami più o meno demagogici occorre risolvere nel più breve tempo possibile il
Anche il Comune entra, a pieno titolo, nella discussione sul futuro di Spt.
“Al di là dei proclami più o meno demagogici occorre risolvere nel più breve tempo possibile il problema finanziario di SPT Linea – spiega l’assessore ai Trasporti, Umberto D’Alessandro -,sarebbe un'azione di responsabilità non soltanto per mantenere il trasporto pubblico su standard accettabili di efficienza, ma anche per salvaguardare una azienda storica di Como e i suoi oltre cinquecento lavoratori”.
L'amministrazione ha deciso di prendere una chiara posizione nel dibattito in corso sul futuro di SPT Linea e la proposta delle Ferrovie Nord Milano di acquistarne il 35% delle azioni a breve e un pacchetto finale dell’80% entro i prossimi due anni.
“A quanto si sa, ma è già grave non poter sapere con precisione – dice D’Alessandro – SPT linea sta accumulando debiti dell’ordine di milioni di euro. Una situazione che ogni giorno che passa peggiora. Gli enti pubblici, per le note vicende di difficoltà di bilancio e di tagli, non sono certo in grado di far fronte a simili debiti ricapitalizzando ogni volta con esborsi in denaro che appartengono ai cittadini. Così una strada concreta è far entrare un socio forte e ben affermato nel ramo dei trasporti per consentire il rilancio e ancor prima la sopravvivenza della nostra piccola azienda. Oggi siamo di fronte ad una proposta avanzata dalle Nord, non esiste nessuna altra proposta e quindi chi critica o si scaglia soltanto contro, ha il dovere di avanzare anche alternative altrettanto concrete e velocemente realizzabili. Questo si che sarebbe responsabile verso le 500 famiglie dei lavoratori di SPT Linea”.
Altra questione sul piatto è il destino del CPT, il consorzio pubblico dei trasporti oggi di fatto svuotato delle proprie funzioni operative e gestionali dopo l’appalto dato ad Atm per la funicolare.
“Per mettere ordine a questo settore – conclude D’Alessandro – occorre inoltre eliminare un altro carrozzone inutile, ovvero CPT. Un consiglio di amministrazione fatto di poltrone che non possono decidere nulla. Uno spreco che può facilmente essere risolto facendo confluire CPT in SPT spa e garantendo a tutti i sindaci coinvolti una loro rappresentanza”. Manu Mich. – clickmobility.it