Nonostante il lieve calo di auto circolanti ancora alta la percentuale dei trasporti privatiI cittadini sempre più insoddisfatti del servizio ferroviario
L'auto è ancora al centro delle preferenze italiane in fatto di spostamenti.
A metterlo in evidenza chiaramente sono i dati estrapolati dL'Annuario statistico italiano 2005, la più importante tra le pubblicazioni a carattere generale dell’Istituto nazionale di statistica.
L’Annuario costituisce una guida fondamentale per aggiornare le conoscenze sulla realtà del paese e misurarne l’evoluzione più recente.
In ventisei capitoli viene offerta una sintesi delle informazioni statistiche di maggior rilievo prodotte dall’Istat e da altri enti del Sistema statistico nazionale in campo ambientale, demografico, sociale ed economico.
In fatto di trasporti L'Annuario riporta i dati relativi alle infrastrutture (rete stradale, ferroviaria), alla consistenza dei veicoli e al movimento di passeggeri e dimerci. Come per altri settori di attività, anche per i trasporti sono fornite, oltre alle informazioni relative all’offerta, anche quelle concernenti la domanda.
In particolare, si presentano le informazioni, provenienti dall’indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”, relative ai mezzi di trasporto utilizzati da scolari, studenti e occupati per raggiungere la scuola, l’università o i posti di lavoro, e il tempo impiegato.
Dalla lettura dei dati risulta evidente che una quota prevalente del trasporto continua a indirizzarsi verso il traffico su strada, nonostante il lieve calo di autoveicoli circolanti registrato nel 2004. Si tratta in tutto di 38.224.046 unità (di cui 33.973.147 autovetture).
Non a caso, e questo è un dato 2005, negli spostamenti per recarsi al lavoro il 68,9% degli occupati usa l’automobile come conducente, mentre il 33,4% degli studenti la usa come passeggero.
L’utilizzo dei mezzi pubblici interessa circa un quarto della popolazione di 14 anni e più (23,8%), ma la quota di utenti che si è dichiarata soddisfatta del servizio è di poco superiore al 50%.
Nel 2005 più di 14 milioni di persone di 14 anni e più hanno utilizzato almeno una volta il treno (+1,2% rispetto al 2003); è in diminuzione la soddisfazione riguardo al servizio erogato, soprattutto per la frequenza (dal 68,5% del 2003 al 62,7% del 2005) e la puntualità (dal 57,4% del 2003 al 46,9% del 2005).
La crescita della domanda di trasporto derivante dalla tendenza al progressivo aumento della mobilità delle persone e delle merci che, in Italia come in tutti i paesi sviluppati, aveva caratterizzato gli anni Novanta ha mantenuto, invece, nel nuovo decennio una dinamica stagnante. In particolare, negli ultimi
due anni i flussi dei passeggeri hanno segnato una crescita inferiore a quella del prodotto interno lordo mentre i flussi di merci hanno registrato un andamento alterno, con una caduta nel 2003 e un parziale recupero nel 2004.
TRASPORTI/ISTAT Manu Mich. – clickmobility.it