I primi entreranno in funzione a partire da febbraio.
Poi, con cadenzamento mensile e fino a luglio, la flotta dei mezzi Atac-Trambus si arricchirà grazie L'ingresso di nuovi bus a metano per un totale di 200 vetture complessive.
Il motto è semplice e concreto:  meno smog, meno rumore, meno costi.

Le prime vetture saranno immesse su strada a partire da febbraio, utilizzate sui percorsi dove c'è più inquinamento.
L'arrivo dei nuovi bus rappresentala principale novità sul fronte della lotta allo smog e del rinnovo del parco mezzi Atac-Trambus.

I duecento bus a metano significheranno, in termini concreti, 60 tonnellate L'anno di emissioni inquinanti in meno, 30 per cento in meno di anidride carbonica, meno rumore, forte risparmio sul carburante – 100 chilometri percorsi a metano costano 20 euro, a gasolio 44 euro – .

Scendendo nel dettaglio dei benefici ambientali con i bus a metano si stima una riduzione – rispetto agli autobus Euro 0, senza dispositivi ecologici – di 20 tonnellate annue di monossido di carbonio (meno 75%), 34 tonnellate di ossido di azoto (-97%), due tonnellate di polveri nocive e particolato (-95%) e 4 di idrocarburi incombusti (-99%).

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla messa in pensione di altrettanti mezzi della vecchia guardia, per la precisione quelli Euro 0 a gasolio.
Grazie alla novità la  flotta Atac diverrà la più giovane d'Italia (e tra le più giovani d'Europa), con un'età media che passerà da 5,5 a 4,7 anni. Sotto questo profilo sono interessanti i dati sulla composizione del parco mezzi Atac.

Ogni bus a metano è costato 247 mila euro e L'investimento totale è di 53 milioni di euro – 49 per i bus, 4 per la nuova rimessa che sarà costruita a Tor Pagnotta –. Dei 53 milioni, 34 li ha stanziati la Regione, 18 il Comune e uno il Ministero delL'Ambiente. M. Gio M. – clickmobility.it