Le Regioni impegnate a vagliare i termini del rinnovo dei contratti di servizio con Trenitalia

FERROVIE: I MILLE DISAGI L'ORDINE DEL GIORNO DELLE REGIONI

FERROVIE: I MILLE DISAGI L'ORDINE DEL GIORNO DELLE REGIONI

Carenze sempre più evidenti “da nord a sud il problema non cambia” spiegano le Regioni in conferenzaIniziative, incontri ed un confronto a breve a Roma con gli assessorei ai Trasporti

Al capitolo ferrovie le Regioni si trovano d'accordo "servono misure urgenti".
Da nord a sud la situazione di disagio non cambia ed ogni amministrazione gioca le proprie carte per dare stabilità al settore.
Prese di posizione serie e decise, riunioni, controlli eseguiti personalmente per verificare in presa diretta le difficoltà compongono il panorama degli interventi.

In Piemonte, ad esempio, la Regione farà viaggiare i pendolari gratis a febbraio su tutti i treni regionali e interregionali, a stabilirlo è un accordo siglato da Regione  e Trenitalia, a titolo di risarcimento per i disservizi e i ritardi avvenuti soprattutto nel passato dicembre.
L'amministrazione regionale metterà a disposizione i propri sportelli e il personale addetto per far scattare L' operazione in occasione del rinnovo degli abbonamenti, a partire dal 28 gennaio. L' intervento sarà finanziato dalla Regione Piemonte con il ricavato dalla sanzioni applicate a Trenitalia per le proprie inadempienze contrattuali.
"L' atteggiamento di Trenitalia – spiega L'assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli – sembra volgere verso uno spirito di collaborazione, a cominciare dalla disponibilità a operare per L' attuazione del risarcimento agli utenti deciso dalla Regione Piemonte. Ma restano aperti molti problemi, che cercheremo di affrontare con la sottoscrizione di un nuovo contratto di servizio che contenga piu' garanzie per gli utenti nei casi di disservizio".

L'idea d'un mese di abbonamento ferroviario gratuito per i pendolari oppressi dai tanti disservizi prende campo anche nel Lazio, dove L'assessore  regionale ai Trasporti, Fabio Ciani, sta mettendo a punto un piano ad hoc che punta alla restituzione delle penali che Trenitalia sarà costretta a pagare per ritardi, cancellazioni e altre violazioni del contratto di servizio.

Le Regioni in questo periodo sono quasi tutte impegnate a vagliare i termini del rinnovo dei contratti di servizio con Trenitalia, e tutte intendono arrivare L'appuntamento facendo estrema chiarezza.
Prima del rinnovo insomma i patti devono essere chiari e la situazione deve andare verso un miglioramento corposo.
Per questo sono scattate le tante iniziative di controllo quali quella del veneto che ha visto salire a bordo in un autentico blitz L'assessore ai Trasporti  Renato Chisso. In Toscana i membri della commissione territorio e ambiente del consiglio regionale intendono viaggiare ogni giorno per un mese su tratte regionali verificando di persona lo stato del servizio.

Interessante anche L'iniziativa delle Marche, che non hanno rinnovato il contratto di servizio con Trenitalia, scaduto il 31 dicembre 2005. La giunta si è preparata ad un'iniziativa clamorosa per verificare la situazione sui treni della regione e domani il governo regionale marchigiano, compreso il presidente Gian Mario Spacca, e i quattro assessori provinciali rinunceranno alle auto blu e andranno ad Ancona in treno per verificare di persona la situazione sui convogli, partendo dalle rispettive residenze.

“Il rinnovo del Contratto di servizio con Trenitalia per l’anno 2006 rimane subordinato alla definizione di ulteriori e più stringenti penali e sanzioni, oltre a quelle già previste ed irrogate di recente dalla Regione Basilicata, nonché alla definizione di un’intesa per la fornitura di nuovi treni e l’integrazione del parco rotabile"  dichiara l’assessore alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità della Regione Basilicata Francesco Mollica.
L’esponente del governo regionale rileva inoltre che, nonostante le numerose e ripetute note di disappunto inviate ai vertici aziendali, all’amministratore delegato di Trenitalia e al Ministro alle Infrastrutture e Trasporti per un suo intervento teso a risolvere lo stato di profonda inefficienza riscontrabile giornalmente sui servizi esercitati da Trenitalia, l’Azienda ferroviaria non ha fornito alcun riscontro. Mollica comunica che incontrerà a breve i dirigenti di Trenitalia per la verifica del programma di esercizio alla base del contratto di servizio per l’anno 2006.
Il contratto di servizio fra Trenitalia e la Regione Emilia-Romagna e' sotto esame dal primo giorno, insieme al contestatissimo nuovo orario ferroviario entrato in vigore L'11 dicembre scorso.
"La verifica e' in corso – ha confermato L'assessore ai trasporti Alfredo Peri – sono previsti incontri la prossima settimana. Se a fine mese risulterà L'inadempienza di Trenitalia, il contratto verrà risolto".
L'assessore ha confermato così quanto lo stesso presidente Vasco Errani aveva auspicato poco prima di Natale, ovvero che "nel giro di pochissimo tempo Trenitalia trovi risposte reali. Diversamente avremo il problema di mettere in discussione il contratto". In aula, anche in veste di presidente della Conferenza delle Regioni, Errani aveva ricordato di aver "posto il problema in Conferenza Stato-Regioni mesi fa, perchè la capacità di investimento di Trenitalia é significativamente diminuita, sia per la sicurezza, sia per lo sviluppo, sia per il personale invece servono almeno 5 o 10 anni di investimenti in una strategia coerente".  Errani si è detto rammaricato di Trenitalia unico interlocutore "se è inadempiente nessun altro può intervenire e questo é il grande problema". In Emilia Romagna la Filt-Cgil denuncia, in un 'Libro bianco', il degrado della sicurezza. Filt-Cgil snocciola numeri e fatti. Tra Ferrara e Ravenna,  per esempio, alla manutenzione di una linea che ha 100 passaggi  a livello, lavorano 3 operai.
"Talmente pochi che non riescono a  fare controlli, e possono solo riparare i guasti – spiega il coordinatore regionale Filt, Alberto Ballotti-. Per ovviare alle difficolta' di manutenzione dei mezzi Trenitalia ha raddoppiato i tempi: prima un locomotore diesel rientrava ogni 15.000 km, adesso ogni 30.000".

Adesso in regione – secondo la Filt –  vengono soppressi in media ogni giorno  15 treni, per lo più su brevi tratti per pendolari, e i ritardi sono aumentati circa del 20%, perchè il nuovo orario "non ha previsto maggiori risorse, e così basta un granellino per incastrare il meccanismo".

Sempre in fatto di dati i sindacati spiegano che negli ultimi 5 anni i manutentori delL'infrastruttura ferroviaria delL'Emilia-Romagna sono passati da 1.700 a 1.300, gli operai delle officine sono calati di 200 unità. Capistazione e operatori della circolazione sono scesi da 1.485 a 785. Nello stesso lasso di tempo, ci sono stati 22 morti in incidenti (il 34% dei decessi sulL'intera rete) e 226 feriti.

"Un sistema come quello ferroviario non si deteriora improvvisamente, non si accascia per un colpo accidentale, semmai si frantuma per una lunga incuria e per una mancanza di investimenti – ha affermato L'assessore ai trasporti della Regione Liguria Luigi Merlo -".
L'assessore parla di un grave disastro annunciato al quale va aggiunto di contro lo sforzo per investire sulle linee e creare una dorsale delL'alta velocità che da Torino arrivi a Napoli, che richiede parallelamente risorse per acquistare idoneo materiale rotabile.
"Tutto questo in un mercato teoricamente liberalizzato, ma che in realtà è monopolizzato da Trenitalia. Anche qui c'è da domandarsi ma come mai le aziende di trasporto ferroviario francesi e tedesche, magari di proprietà pubblica, sono cosi floride e ambiscono tanto al mercato italiano?".

A Milano domani il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni ha convocato un incontro con i vertici delle Ferrovie dello Stato, a cui parteciperà lo stesso Formigoni e il presidente di Ferrovie dello Stato, Elio Catania.

L'obiettivo che la Regione Lombardia si prefigge, a fronte del permanere di un servizio ferroviario gravemente carente, e' quello di avere da Fs un quadro completo degli interventi da intraprendere per risolvere le inefficienze. Si avanzando anche proposte di misure straordinarie di rimborso a favore dei pendolari
"In particolare – ha sottolineato l’assessore lombardo alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Moneta, Moneta – e' rimasto disatteso L'impegno di estendere la completa operatività delle officine di manutenzione 7 giorni su 7, su 2 turni di lavoro. Nei casi di forti disservizi é inoltre emersa una scarsa attenzione L'informazione al pubblico, avvertita con disagio, in particolare nel recente periodo festivo".
Proprio di fronte ai perduranti problemi di informazione ai passeggeri e alla necessità di riorganizzazione del ciclo manutentivo, L'assessore ritiene che debbano essere riconosciute ai viaggiatori della Lombardia misure eccezionali e straordinarie di risarcimento.

"Le richieste che verranno poste L'incontro di venerdì 13 gennaio – dichiara L'assessore Moneta – rappresentano per la Lombardia una misura straordinaria ed aggiuntiva rispetto a quanto già si applica per i ritardi riscontrati".
"I disservizi che i nostri pendolari subiscono ogni mese, – prosegue Moneta – già dal 2002 hanno portato L'applicazione di forme di penalità a Trenitalia. "Direttamente ai propri pendolari inoltre la Regione ogni mese e' riuscita a far riconoscere, nel caso di ritardi e soppressioni di corse, un bonus del 20% sulL'acquisto di un nuovo abbonamento".
"Nonostante queste misure – conclude L'assessore Moneta – si rende necessario un risarcimento aggiuntivo".

Manuela Michelini – clickmobility.it

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