“I lavoratori hanno detto 'no' ad un accordo “che introduce forti flessibilità nell’orario di lavoro dei macchinisti, senza tener presente l'esigenza di tutela” spiegano al SultA difesa dell'accordo il sindaco Veltroni e il presidente di Met.Ro Bianchi
Metro ferme e città nel caos.
Ieri lo sciopero del Sult ha coinvolto la Metro A e B, la Ferrovia Roma-Lido e la Roma-Pantano, creando anche disagi sulla Ferrovia Roma-Viterbo.
La scelta di incrociare le braccia da parte del Sult nasce dal "no" L'accordo "che – come spiegano i sindacati – introduce forti flessibilità nell’orario di lavoro dei macchinisti senza tener presente l’esigenza di una tutela dei lavoratori per quanto riguarda il recupero psico–fisico e la collocazione, in caso di inidoneità fisica, in altre mansioni con il mantenimento dei livelli salariali".
In difesa delL'accordo è sceso in campo il sindaco di Roma, Valter Veltroni "Mi affido al senso di responsabilità" – ha dichiarato e, sempre in merito L'accordo, ha spiegato che se lo stesso si realizzerà L'effetto garantito ai cittadini sarà determinante. Punti essenziali "L'aumento del numero delle corse e una riduzione dei tempi di attesa".
"Stiamo cercando di migliorare il servizio e la nuova turnazione è una parte di questo lavoro" ha sottolineato il primo cittadino".
Di "sciopero contro la città" ha parlato il presidente di Met.Ro, Stefano Bianchi.
"L´accordo, firmato dagli altri sindacati, che ora lo stanno portando alla base per la verifica, prevede l´abbattimento delle ore di straordinario e la possibilità di aumentare di 40 minuti il servizio di guida giornaliero. Con i soldi risparmiati, l´azienda conta di dare incentivi a chi lavora di più e finanziare le prossime assunzioni dei macchinisti".
In fatto di numeri e migliorie, come spiegano in azienda, la turnazione garantirà L'aumento di 50mila passeggeri trasportati al giorno, riducendo di mezzo minuto i tempi di attesa alla bachina durante le ore di punta, riportando lo straordinario dalle attuali 42,50 ore mensili L'interno dei limiti contrattuali di 12 ore al mese.
"Ogni tentativo, da parte del SULT, di porre un rimedio all’accordo è stato sottovalutato dai responsabili aziendali – rimarcano i sindacati -. La necessità di dare spazio alle giuste rivendicazioni delle altre figure professionali che comunque partecipano alla realizzazione del progetto (vedi: operai, operatori di stazione, ecc.) non ha riscontrato l’interesse dell’azienda"
"Gravissima è la responsabilità – dichiara Antonio Pronestì, segretario regionale del sindacato – di chi ha sottovalutato lo sciopero cercando di minimizzarne le cause e l’impatto sulla mobilità cittadina. È un grande rammarico il nostro, dopo aver tentato invano di cercare un confronto costruttivo, ancora una volta a pagare sono i lavoratori ed i cittadini. Vuol dire che per farci sentire di più seguiremo le indicazioni della base: faremo uno sciopero di otto ore a metà marzo ed uno di 24 ore a fine mese".
M. M. – clickmobility.it