Il Convegno, organizzato da Asstra, avviato oggi si svilupperà su tre giornate
Asstra pone il cittadino al centro del servizio.
Lo fa per tre giorni, a partire da oggi, sviluppando il convegno "No bus, non parti".
Per troppi anni infatti in Italia il trasporto pubblico è stato concepito e realizzato a prescindere dall’utilizzatore finale del servizio, il cittadino.
"In una parola, l’ago della bilancia pendeva soprattutto sull’offerta di trasporto piuttosto che sulla domanda di mobilità dei cittadini – spiegano gli organizzatori -".
Le abitudini, le esigenze e le preferenze di questi ultimi anni in tema di mobilità sono state spesso poco conosciute, se non addirittura ignorate.
"Ma, da circa 10 anni a questa parte, le cose stanno cambiando. L’ago di quella bilancia si sta spostando, lentamente ma costantemente, per coniugare l’offerta con la domanda e far uscire il trasporto pubblico dalla dimensione auto-referenziale. In questo quadro, il monitoraggio dei comportamenti e dei giudizi delle persone in tema di mobilità si presenta come uno strumento di ricognizione fondamentale per chi pensa e decide la città, per chi pensa e realizza l’offerta di trasporto".
In questi giorni Venezia fungerà da teatro ideale per la presentazione del rapporto annuale sulla sulla domanda di mobilità dei cittadini, realizzato grazie L' ISFORT e ora grazie anche al centro studi HERMES.
"Una fotografia ampia e puntuale su come si muovono le persone all’interno dei centri urbani, cosa ne pensano dei trasporti pubblici e delle politiche di mobilità, nonché dei risvolti ambientali che queste implicano.
Ma, proprio perché mettiamo a fuoco coi sistemi di mobilità anche la vita delle persone, era inevitabile, e diremmo doveroso da parte nostra, affrontare un tema emergente, delicatissimo e di portata mondiale: il tema scottante della sicurezza delle reti di trasporto pubblico rispetto alla minaccia terroristica. Gli ultimi sanguinosi attacchi alle reti di trasporto pubblico di Madrid e Londra hanno messo tragicamente in evidenza quanto il settore possa essere facile bersaglio per i terroristi, proprio in quanto sistema aperto, accessibile, e “pubblico” per definizione. Un problema condiviso tra tutte le reti di trasporto, ma che va ben oltre il campo di azione e di responsabilità delle singole aziende di trasporto. Un problema che deve essere affrontato con sinergie, formazione, tecnologie che implicano collaborazione, responsabilità e risorse a tutti i livelli".
ProgrammaM. M. – clickmobility.it