La percentuale di persone che ha effettuato spostamenti superiori a cinque minuti si attesta sull'85,2%
Cresce il consumo di mobilità in Italia. I dati del 2005 lo confermano.
I numeri sono quelli proposti da "Audimob" – Osservatorio promosso dalla Fondazione BNC e realizzato da Isfort -.
La percentuale di persone che ha effettuato almeno uno spostamento superiore a cinque minuti si attesta sull’85,2% "ciò indica, sia un’inversione di tendenza rispetto ad un periodo di ridimensionamento iniziato nel 2003 (tra il 2004 ed il 2005 l’aumento è stato pari all’1,7%), sia il valore più elevato dal 2000, ovvero dall’anno di inizio delle rilevazioni Audimob".
Il Rapporto Audimob sulla mobilità presenta l’analisi di alcuni indicatori fondamentali della mobilità osservati nel secondo semestre 2005 e nell’intero anno.
"I dati risultanti dalle rilevazioni del 2005 dell’Audimob-Osservatorio sulla mobilità, relativi al campione e non riportati all’universo, vengono messi a confronto con le medie annuali delle precedenti rilevazioni – si legge nel rapporto stesso -. La serie storica comprende complessivamente 24 rilevazioni distribuite nell’arco temporale 2000-2005".
Nelle rilevazioni effettuate nei primi sei mesi del 2005 si incominciavano ad intravedere i primi segnali di ripresa del consumo della mobilità. Molti di questi avvisi hanno trovato conferma, e soprattutto consolidamento, nella seconda parte dell’anno.
In riferimento all’intero 2005 emerge che:
– la percentuale delle persone che ha effettuato almeno uno spostamento superiore a cinque minuti si attesta sull’85,2%, facendo registrare in tal modo, sia un’inversione di tendenza rispetto ad un periodo di ridimensionamento iniziato nel 2003 (tra il 2004 ed il 2005 l’aumento è stato pari all’1,7%), sia il valore più elevato dal 2000, ovvero dall’anno di inizio delle rilevazioni Audimob (graf. 1);
– il numero medio di spostamenti in un giorno feriale si attesta, come già fatto nel 2004, sui 2,98 (graf. 2);
– ritorna a crescere anche il tempo speso in mobilità. Nel confronto temporale tra il 2004 ed il 2005 aumenta di 3,3 minuti raggiungendo quota 58, vale a dire un valore simile a quello osservato nel 2003 (graf. 3);
– la maggioranza relativa degli spostamenti si esaurisce all’interno di 2km (38,7% e in crescita del 3,2% rispetto al 2004), mentre solo il 2,3% supera i 50km (+1,3%). Inoltre, la mobilità locale (tra 5km e 10km) raggruppando il 17,4% dei tragitti presenta una riduzione di ben 6,9 punti rispetto al 2004;
– il centro della città si conferma come la destinazione più segnalata dagli intervistati con una percentuale del 37,7% degli spostamenti, vale a dire un valore superiore di 2,9 punti rispetto al 2004. Una crescita ancora più sostenuta caratterizza la destinazione “altro comune” (+8,8% e 21% nel 2005), mentre i viaggi verso la periferia diminuiscono dell’1,6% (2005: 28,3%) e si riducono, soprattutto, le percorrenza verso il semicentro (-10,1% e 13%);
– il 36,5% dei viaggi risponde ad esigenze di lavoro, seguite dagli spostamenti nel tempo libero (29,6%), per la gestione familiare (28,4%) e, infine, per studio (5,5%). Le variazioni tra il 2004 ed il 2005 non presentano mutamenti significativi (la differenza massima tra i due anni è del -0,9% in corrispondenza della voce “studio”).
Rapporto congiunturale 2000-2005M. M. – clickmobility.it