Tendenze economiche, capacità aziendali delle venti imprese dei capoluoghi regionali
I trasporti pubblici locali sotto la lente di ingrandimento di Databank.
Il Gruppo Databank, leader nella competitive intelligence su mercati, concorrenti e clienti, ha pubblicato il Rapporto Competitors sul “Trasporto Pubblico Locale” mettendo in evidenza tendenze e fatturato.
Nel 2005 le aziende del settore, quasi tutte le ex municipalizzate delle diverse città, tuttora controllate dal Comune di riferimento, nella gran parte unico azionista o comunque socio di maggioranza, hanno raggiunto un fatturato totale di 2.4 md di euro, con un andamento stabile rispetto all’esercizio precedente.
Il valore è composto da circa 900 milioni di fatturato per la vendita di titoli di viaggio, da più di 1400 milioni di corrispettivi e per il resto da altri servizi.
Il settore sta attraversando un periodo di progressiva variazione, a seguito dell’espletamento delle gare di affidamento previste dalla Legge 59/1997.
Databank ha messo sotto osservazione le aziende che operano nel tpl sia urbano che extraurbano con l’utilizzo di mezzi diversi: tram, autobus e metropolitane.
Realtà operative diversificate, dalle metropoli alle città di medio – piccole dimensioni, fattore che comporta diverse “risposte” da parte delle aziende in termini di numero e dimensione di vetture, lunghezza e frequenza delle corse, aspettative dell’utenza.
La tendenza economica del settore appare improntata ad una sostanziale stabilità del fatturato, con incrementi legati alle possibili variazione nelle tariffe o allo sviluppo di servizi collaterali.
Stabili appaiono, in termini assoluti, anche i corrispettivi ricevuti dagli Enti locali di riferimento.
La capacità delle aziende di soddisfare i bisogni delle comunità nelle quali operano è il punto fondamentale dal quale partire per migliorare le attuali performances, in termini sia di passeggeri trasportati, sia di risultati reddituali, sia di economicità di gestione.
I principali fattori di “miglioramento” nei confronti dell’utente sono le tempistiche di viaggio e di attesa, il comfort di viaggio, la sicurezza, le integrazioni tariffarie.
Contemporaneamente le aziende stanno intraprendendo delle politiche gestionali che consentano incrementi reddituali dati dalla gestione di altri servizi legati alle problematiche della mobilità cittadina.
Per tutte le realtà urbane, ma ovviamente in particolar modo per quelle di maggiori dimensioni, è necessaria una maggiore integrazione degli interventi legati alla mobilità, in modo da permettere allo stesso tempo un decongestionamento del traffico che consenta una maggiore velocità commerciale e una minore emissione di agenti inquinanti.Dati di sintesi
Tutti i dati riportati in tabella sono riferiti alle sole aziende considerate nello studio
Manu Mich. – clickmobility.it