Il progetto messo a punto da Ctp e Caritas a favore dell'integrazione degli immigrati26 mediatori culturali formati dalla Caritas salgono su 5 autolinee della Ctp
Tornano i mediatori culturali del progetto CONTACT a bordo degli autobus della Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli. Dopo la positiva sperimentazione sul territorio di Baia Domizia e Mondragone, il progetto parte ora su 5 autolinee della CTP che collegano Giugliano, Qualiano e Secondigliano.
L'iniziativa è stata presentata dai responsabili della Caritas Diocesana di Napoli, da Mario Casillo assessore ai Trasporti della Provincia – azionista al 50% con il Comune di Napoli della CTP – dal presidente della Ctp Claudio Cicatiello e dal direttore generale Marcello Turrini.
CONTACT pone Napoli come capofila per lo sviluppo di buone prassi per l’integrazione, ma presto verrà sviluppato anche ad Alessandria e Firenze.
"Il progetto, ha come finalità fondamentale l’integrazione socio – culturale delle etnie presenti sul territorio, – ha sottolineato Marcello Turrini – puntando sulla riconversione delle risorse umane presenti in azienda e l’introduzione di una figura innovativa, con competenze specifiche, come il mediatore culturale sul mezzo di trasporto, individuato a livello aziendale nell’autista. Il viaggio sull’autobus assume, quindi, un significato socialmente utile: vuol divenire un momento di confronto/incontro tra culture diverse in cui poter fornire, sia ai clienti abituali della CTP che agli extracomunitari, indicazioni utili ad una comunicazione ed integrazione sociale sul territorio. In tal modo si garantisce una maggiore sicurezza del viaggio, basata sulla valorizzazione delle risorse straniere attive sul territorio, ma soprattutto sulla valorizzazione delle risorse umane presenti in azienda".
“I mediatori culturali – ha spiegato Monsignor Vincenzo Mango, direttore della Caritas diocesana di Napoli – compiono un’opera altamente sociale. Quando all’interno di un mezzo pubblico hanno l’opportunità di creare relazioni, di facilitare i rapporti, essere strumenti di integrazione per persone che si possono sentire a disagio in un ambiente non sempre accogliente e diverso da loro per cultura, abitudini, tradizione, fede. Un luogo, come l’autobus, che in genere è solo considerato come un mezzo di trasporto e che talvolta isola le persone nonostante la vicinanza, in tal modo può favorire un processo di integrazione e di dialogo. L’autobus diventa un luogo per un viaggio della conoscenza e della fiducia”.
I mediatori culturali italiani e stranieri che, dopo il periodo di formazione già effettuato, svolgeranno il loro intervento risultano divisi in 5 squadre nelle due fasce orarie individuate dall’azienda che vanno dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
Il progetto CONTACT è il primo proposto in Italia da un’azienda di Tpl, un esempio di integrazione socio-culturale delle etnie presenti sul territorio a cui è stato assegnato a Roma il premio Virillio alla “Cittadinanza Attiva”.
Il progetto, inoltre, è stato segnalato dal Formez come “Best practice” ed è stato individuato come “Buona proposta formativa” al “First International Human Resources Workshop” di Limelette in Belgio.
Il fenomeno migratorio caratterizza il nostro presente e, con una tendenza sempre più crescente, il nostro futuro. La presenza degli immigrati mette a dura prova la capacità di accoglienza della società autoctona. Una situazione che pone alla collettività il problema dell’accettazione di una domanda di cambiamento superando pregiudizi preesistenti, spesso, infatti, lo straniero è visto come soggetto estraneo e fonte di minaccia.
L’analisi di tale fenomeno è la premessa che ha spinto la Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli ad elaborare il progetto CONTACT in collaborazione con la CARITAS Diocesana di Napoli e la cooperativa “La Locomotiva”. Un tentativo concreto di offrire soluzioni praticabili a problemi reali, a situazioni di incomunicabilità e di conflitto.
“Oggi si parla spesso di Empowerment, – ha spiegato Arnaldo Rossi, presidente della cooperativa sociale La locomotiva onlus – progetti in cui il territorio deve essere insieme, mentre siamo abituati ad una polarizzazione tra profit e no pofit, mentre Contact 2 è un esempio di buona prassi di cooperazione tra sociale e privato ed enti come la Caritas”.
Gli extracomunitari in Campania rappresentano il 4,6 % del totale nazionale. Il 74,8 per cento di quelli presenti nella nostra regione, si concentrano nelle province di Napoli e Caserta, territori dove la CTP svolge la sua attività. Da qui la scelta della sperimentazione del Progetto CONTACT 1 nelle zone di Baia Domizia e di Mondragone mentre per CONTACT 2 è stata individuata l’area del giuglianese, ad alta densità abitativa, con linee che percorrono anche parte della città di Napoli. Il piano d’azione del Progetto CONTACT 2 ha previsto la formazione, da parte della Caritas Diocesana di Napoli, di figure innovative come i mediatori culturali. Un gruppo di 26 partecipanti, di cui 10 stranieri e 16 italiani operatori CTP addetti alla guida che hanno risposto volontariamente alla proposta formativa all’intercultura fatta dall’azienda.Manu Mich. – clickmobility.it