La ricerca, realizzata da Publica.SWG per l’ANCI, ha coinvolto 46 aziende di servizi pubblici locali, acqua, gas, rifiuti e trasporti di 14 città metropolitane Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste e Venezia
Le public utilities sono strategiche per lo sviluppo dei territori e volàno dell’economia e della società locale.
E'questo il quadro emerso dalla ricerca dal titolo “I servizi pubblici locali: un patrimonio del territorio” realizzata da Publica.SWG per l’ANCI e presentata ieri durante il convegno “Servizi pubblici locali: un'opportunità per lo sviluppo dei territori e il benessere dei cittadini”.
NelL'indagine sono state coinvolte 46 aziende di servizi pubblici locali, acqua, gas, rifiuti e trasporti appartenenti a 14 città metropolitane diverse Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste e Venezia.
Quelle considerate sono tutte aziende dinamiche, società il cui ruolo non si limita solo al peso economico e alla capacità di investimento sul territorio. Svolgono una funzione economica essenziale, ricoprono il ruolo di veri e propri volani dell’economia locale attraverso la partecipazione in altre società, la realizzazione di nuove società di servizio e la presenza in altri settori produttivi locali.
Un altro dato importante emerso dalla ricerca è lo sforzo di ammodernamento, adeguamento e innovazione dei servizi in corso in tutte le città metropolitane, uno sforzo che, in ogni città, è stato elaborato in base alle necessità dei cittadini e dei territori, in modo da soddisfare i bisogni degli utenti.
DL'indagine emergono alcune cifre: l’81% delle aziende ha un bilancio attivo, e le 46 aziende monitorate danno lavoro a più di 100mila persone.
Delle aziende analizzate il 75% è di proprietà pubblica, mentre il 25% ha una partecipazione di privati.
Ma quali sono, secondo gli amministratori, i punti di forza e di debolezza della liberalizzazione delle aziende?
Per gli amministratori intervistati i punti di forza sono la mentalità imprenditoriale, il superamento dell’assistenzialismo e l’ingresso di capitale privato, mentre tra i punti di debolezza segnalano i costi sociali, la mancanza di adeguati strumenti contrattuali e lavoristici, e la mancanza degli ammortizzatori sociali.
Tra le opportunità indicate dagli amministratori il mutamento culturale, la valorizzazione dei territori e la velocità di investimento, mentre i maggiori rischi sono la perdita delle finalità pubbliche, i limiti della normativa e la perdita di posti di lavoro.
NelL'indagine in termini di investimento nel settore del tpl Roma fa da apripista conquistandosi L'oscar di “città italiana che investe di più come progetti e risorse”.
“Rispetto alle altre regioni italiane le aziende di tpl della Capitale (Atac, Met.Ro e Trambus) hanno investito di più sulL'ammodernamento della rete dei trasporti locali, ed hanno dimostrato maggiore attenzione al miglioramento dei servizi – ha spiegato Enzo Risso, direttore di Swg -. Nel prossimo triennio L'Atac investirà 303 milioni di euro, Met.Ro. 73 e Trambus 3 milioni e 900 mila euro".
L'indagineManu Mich. – clickmobility.it