Monitoraggio per 90 giorni e tabella di marcia sulle aspettative di abbattimento degli inquinanti

MILANO. SPERIMENTATO L'ASFALTO MANGIA SMOG

MILANO. SPERIMENTATO L'ASFALTO MANGIA SMOG

“Abbattera’ gli inquinanti fino al 70%” spiega l'assessore Simini

Avviata i giorni scorsi su una superficie di 3000 mq compresi i marciapiedi, la sperimentazione di un nuovo asfalto mangia smog, che contribuirà ad abbattere le particelle nocive contenute nell’aria.
“In condizioni ottimali il nuovo asfalto è in grado di ridurre fino al 25% il PM10 e dal 40 al 70% gli altri inquinanti”  ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini.

Sulla porzione verrà messo a punto un monitoraggio per complessivi 90 giorni con aspettative di abbattimento degli inquinanti che prevedono:

– biossido di azoto (NO2) fino al 70%
– monossido di carbonio (CO) fino al 60%
– biossido di zolfo (SO2) fino al 40%
– polveri sottili (PM10) fino al 25%

“Con la posa del nuovo asfalto anti smog, è come se oggi avessimo piantato degli alberi in una via in cui non ce ne sono. Abbiamo cominciato da via Monte San Gabriele perché è una delle strade milanesi con i più alti livelli di PM10. In seguito interverremo nelle zone cittadine che si trovano nelle stesse condizioni – ha dichiarato l’assessore Simini. – In un contesto di politiche per l’ambiente portate avanti insieme all’assessore alla Mobilità, Traffico e Ambiente Edoardo Croci, intendiamo affrontare il problema dello smog con tutti gli strumenti a nostra disposizione. Vogliamo che Milano abbia un’aria più pulita e i cittadini una migliore qualità della vita”.

Osservando un po' più da vicino le caratteristiche delL'asfalto la messa a punto ha visto il  realizzo  con l’applicazione di un primo strato di asfalto drenante che consente il passaggio dei fluidi (simile a quello utilizzato per il manto autostradale), e con la successiva applicazione di uno strato di malta (che penetra nell’asfalto per circa 5 cm) a base cementizia con proprietà fotocatalitiche, che consentirà di abbattere gli agenti inquinanti trasformando i gas nocivi (biossido d’azoto – NO2, biossido di zolfo – SO2, monossido di carbonio – CO e PM10) in sali minerali innocui.

Ma come funziona il nuovo strumento? La trasformazione dello smog in sali minerali innocui avviene per fotocatalisi (lo stesso processo messo in atto dalle piante nella trasformazione dell’anidride carbonica in ossigeno) grazie all’azione del biossido di titanio (TiO2), un semiconduttore che cattura le particelle che si depositano sulla superficie della strada e le neutralizza.

La tecnica utilizzata oggi dal Comune di Milano e messa a punto dalla Global Engeneering in collaborazione con il Politecnico di Milano è il risultato di precedenti sperimentazioni, iniziate nel ottobre del 2002 nel Comune di Segrate e perfezionate nell’agosto del 2005 nel Comune di Bolzano.

I costi, al momento elevati (16 euro al mq) per gli interventi di semplice manutenzione, dovrebbero ridursi in previsione di lavorazioni più estese e nuove costruzioni stradali.M. Gio M. – clickmobility.it

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