La ferrovia apre nuovi scenari per rinnovare la politica del trasporto pubblico

LECCE VERSO IL REALIZZO DELLA METROPOLITANA DI SUPERFICIE: COSTITUITO GRUPPO DI LAVORO

LECCE VERSO IL REALIZZO DELLA METROPOLITANA DI SUPERFICIE: COSTITUITO GRUPPO DI LAVORO

Approvati dalla Giunta provinciale gli obiettivi generali, i contenuti, le attività e lo scenario degli interventi strategici dello studio di fattibilità per il potenziamento, la ristrutturazione e l’ammodernamento della rete ferroviaria e metropolitana di superficie

Primo atto per il realizzo della metropolitana di superficie. La giunta ha regolarmente costituito un gruppo di lavoro e preso importanti provvedimenti.

Nella seduta di giunta, presieduta da Giovanni Pellegrino sono stati approvati gli obiettivi generali, i contenuti, le attività e lo scenario degli interventi strategici dello studio di fattibilità per il potenziamento, la ristrutturazione e l’ammodernamento della rete ferroviaria e metropolitana di superficie inserito nell’Accordo di Programma Quadro “Trasporti: aeroporti e viabilità”.

Con lo stesso provvedimento la Giunta provinciale ha stabilito che il gruppo di lavoro che dovrà occuparsi della redazione dello studio di fattibilità sarà costituito da esperti in analisi tecnico-territoriali (progettazione e pianificazione di sistemi di trasporto e di infrastrutture, urbanistica e gestione del territorio, ambiente, marketing territoriale e turismo) ed in analisi degli aspetti amministrativi ed economico-finanziari (condizioni istituzionali ed amministrative, rapporto costi-benefici, aspetti socio economici del territorio).

Con questo atto prende concretamente il via un progetto voluto dalla Provincia di Lecce per potenziare collegamenti nel suo territorio con un politica di trasporto tesa all’integrazione tra mobilità urbana e mobilità extraurbana e con la realizzazione dell’intermodalità attraverso l’integrazione tariffaria con biglietto unico dalla punto di partenza a quello di destinazione. I benefici prospettatiti sono molteplici, tra i più importanti: la riduzione dei tempi di percorrenza, il miglioramento della sicurezza della rete viaria intersecata da quella ferroviaria mediante eliminazione o la messa in sicurezza di passaggi a livello, l’agevolazione dei collegamenti con il polo universitario di Lecce.

La Ferrovia sud est nasce nella seconda metà dell’Ottocento con un rapporto diverso con il territorio rispetto ad altre reti ferroviarie nate, essenzialmente, per collegare i grandi centri urbani.
Nel Salento collega, tra loro e con i centri maggiori, luoghi che nel tempo hanno acquisito peculiarità differenti in gran parte legate alla loro attrattiva turistica.
Per la sua estensione, il valore dei paesaggi attraversati, le relazioni che consente tra un centro e l’altro, costituisce, dunque, una formidabile infrastrutturazione del territorio.

Appositi studi dedicati alla razionalizzazione della rete salentina, inducono a lanciare la sfida di ammodernamento e trasformazione in metropolitana di superficie, occasione unica per il rilancio del territorio salentino nel prossimo decennio.
Già negli obiettivi del PTRCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) la Provincia ha evidenziato il degrado della ferrovia locale e la necessità di renderla un mezzo di trasporto efficiente e competitivo rispetto al mezzo automobilistico e privato.
E’ il caso di dire, insomma, che la ferrovia apre nuovi scenari per rinnovare la politica del trasporto pubblico.

Dal punto di vista dello sviluppo turistico la metropolitana di superficie rappresenta un sistema trasportistico unico in un territorio costellato da masserie, ulivi secolari, castelli, pagghiare, specchie, torri, chiese rupestri, grotte, menhir, centri antichi e tant’altro.

Gli obiettivi generali del progetto mettono in evidenza la necessità di realizzare un sistema di trasporto affidabile e funzionale; recuperare la qualità ambientale intesa come valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico, archeologico e monumentale del territorio salentino; garantire la mobilità alle persone con ridotte capacità motorie; contenere i costi materiali, i tempi di viaggio ed i consumi energetici.

"Per realizzare questi obiettivi – spiegano in Provincia – occorrerà, essenzialmente, intervenire su tutti i modi di trasporto disponibili (plurimodalità) inserendoli in un disegno integrato per le infrastrutture, per l’organizzazione e per la gestione (Intermodalità); prevedere stazioni che assolvano prevalentemente alla funzione di nodi di interscambio tra gomma e ferro; prevedere servizi integrati a servizio dei centri urbani".Manu Mich. – clickmobility.it

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