l'evento, proposto nell'ambito di MobilMed negli spazi della Città della Scienza, è promosso dalla Regione CampaniaSaranno presentati progetti innovativi e azioni sperimentali per promuovere l’intermodalità e l’uso di mezzi di trasporto alternativi e a basso impatto ambientale
Riflettori puntati sulla mobilità sostenibile domani a Napoli in occasione del seminario internazionale promosso dalla Regione Campania nell’ambito del Mobilmed – Mobilità nelle isole, sulle coste e negli ecosistemi fragili del Mediterraneo (www.mobilmed.net) -.
Il seminario si presenta come un'occasione decisamente interessante per offrire una panoramica su progetti innovativi e azioni sperimentali capaci di promuovere l’intermodalità e l’uso di mezzi di trasporto alternativi e a basso impatto ambientale. Il confronto verterà anche su politiche, strumenti e misure a sostegno della mobilità sostenibile e della cooperazione transnazionale.
Il filo conduttore è rappresentato da Mobilmed. Giunto alla fase di chiusura il progetto ha analizzato e sperimentato soluzioni “sostenibili” sul tema della mobilità nei sistemi insulari e nelle coste, coinvolgendo diversi paesi del Programma Medocc fra cui Italia, Francia, Spagna, Grecia e Tunisia.
La Regione Campania ha operato con partner quali la Provincia di Napoli, il Governo delle Isole Baleari, la Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, la prefettura di Lesvos, il Governatorato di Sousse.
Il progetto – hanno spiegato Regione e partner – si è focalizzato innanzitutto sull’analisi nei paesi suddetti – sia su scala regionale, sia a livello di aree pilota – dei problemi connessi alla mobilità terrestre e marittima rispetto al trasporto e di persone e di merci. La dotazione infrastrutturale, la morfologia del territorio, la distribuzione spaziale della popolazione e delle attività economiche, le dinamiche degli spostamenti, i flussi turistici presenti ed il livello di servizi offerti sono gli aspetti determinanti del grado di mobilità rilevabile in aree a scala regionale e subregionale che il partenariato si è proposto di analizzare.
In modo specifico, sono state esaminate le caratteristiche delle aree territoriali in merito al servizio di trasporto offerto alla popolazione residente e ai turisti; alle infrastrutture di trasporto terrestre e marittimo; ai nodi di trasporto e di scambio esistenti per la rete mare–terra e terra-terra; all’interazione tra le reti portuali e le reti di trasporto su terra nel comparto merci, al fine di ridurre i colli di bottiglia relativi allo smistamento delle merci.
L'analisi e gli studi condotti nella prima fase del progetto hanno permesso di individuare le peculiarità e le similitudini nei sistemi regionali analizzati e le criticità specifiche nel campo della mobilità.
Successivamente, l’attenzione si è focalizzata sulla ricerca, in ambito europeo, di buone pratiche di mobilità sostenibile, vale a dire di schemi di intervento, iniziative organizzative e tecnologiche, che potessero costituire delle possibili soluzioni alle problematiche presenti nelle aree del progetto.
Un contributo al raggiungimento di tale obiettivo si è avuto dall’attivazione di un’ampia collaborazione tra i paesi partner e dalla creazione di un network sia a livello locale, sia a scala transnazionale tra soggetti istituzionali, esperti di mobilità e trasporti e cittadini per identificare azioni concrete e progetti pilota da sperimentare nell’ambito del progetto.
Sono stati realizzati inoltre dei workshop locali di partecipazione per conoscere il punto di vista dei soggetti rappresentativi delle quattro aree territoriali rispetto ai problemi di mobilità ivi presenti e soprattutto per identificare delle possibili azioni da sperimentare nell’ambito del progetto. I progetti pilota, realizzati da ciascun partner, sono stati oggetto di un’attenta azione di monitoraggio e valutazione, al fine di verificare la loro rispondenza sia alle criticità affrontate, sia al contesto territoriale (fascia costiera o sistema insulare) e proporre metodologie di intervento che potessero costituire sia un valido supporto alle attività di pianificazione dei partner del progetto, sia delle best practice da adottare in altre località insulari e zone costiere espressione di ecosistemi fragili.
I progetti pilota sono stati realizzati nelle aree costiere ed insulari dei seguenti territori: Penisola sorrentina, in Italia; Costa Azzurra, in Francia; Mallorca, in Spagna; Isola di Lesvos, in Grecia.
I soggetti attuatori del progetto, per la Regione Campania, sono stati l’Ente Autonomo Volturno e Città della Scienza. Quest’ultima è stata responsabile del coordinamento del partenariato e delle attività locali e internazionali legate alla partecipazione delle comunità territoriali ai progetti pilota.
L’EAV, a partire dai risultati dell’analisi territoriale e delle idee emerse dal confronto con alcuni operatori del territorio, ha progettato e realizzato un’azione pilota, orientata alla sperimentazione di un servizio innovativo di mobilità intermodale ottenuto integrando il servizio di trasporto sulla rete Circumvesuviana con quello su autoveicoli a basso impatto ambientale, per la distribuzione bidirezionale delle merci tra il centro di Napoli e alcuni comuni della Penisola Sorrentina.
La sperimentazione, che si è svolta in partenariato con l’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Napoli, è stata effettuata in collaborazione con Logica, Agenzia campana di promozione della Logistica e del trasporto merci.
Il progetto pilota della Regione Campania e della Provincia di Napoli è stato segnalato come una delle iniziative più interessanti realizzate nelL'ambito dei progetti Interreg di cooperazione transnazionale, per la rilevanza e il carattere innovativo della sperimentazione; per i potenziali effetti positivi sulla riduzione del traffico in costiera e per il conseguente miglioramento delle condizioni ambientali dell’area; per L'approccio “bottom-up” seguito nella fase di individuazione dell’azione pilota da realizzare.
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