Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Arest Legacoop e Anav denunciano il grave stato di crisiIl gruppo di 'privati' sottolinea che le tariffe riconosciute loro “sono inadeguate e più basse rispetto a quelle riconosciute alle aziende di trasporto pubbliche”
Il tpl privato, che in Umbria è solo il 5%, versa in un profondo stato di crisi.
A ribadirlo sono Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Arest Legacoop e Anav che portano alla luce le difficoltà chiedendo maggiore considerazione.
Le imprese pubbliche sono arrivate a gestire il 95% del trasporto pubblico locale ed è per questo che le oltre 200 aziende private di trasporto passeggeri giocano la carta della sensibilizzazione.
Ieri in un incontro hanno espresso tutte le loro difficoltà facendo presente alle istituzioni regionali L'emergenza costi "in un settore che negli ultimi mesi ha vissuto sulle proprie spalle L'aumento del costo dei carburanti del 9,4%".
Altro punto dolente le tariffe riconosciute ai privati per i servizi di tpl che, sottolineano Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Arest Legacoop e Anav, "sono inadeguate e più basse rispetto a quelle riconosciute alle aziende di trasporto pubbliche".
La differenza "potrebbe essere sanata con interventi urgenti attraverso meccanismi di revisione automatica per far fronte agli aumenti dei costi di gestione".Manu Mich. – clickmobility.it