Rapporto mobilità ACI-EURISPES

ROMA. MOBILITA' ITALIANA IN UNO STATO DI CRISI CRONICA? "MON E' UNA NOVITA" SOTTOLINEANO IN ASSTRA

ROMA. MOBILITA' ITALIANA IN UNO STATO DI CRISI CRONICA? "MON E' UNA NOVITA" SOTTOLINEANO IN ASSTRA

Il presidente di Asstra, Panettoni, commenta il Rapporto mobilità ACI-EURISPES presentato ieri“Ci auguriamo che gli amministratori locali, chiamati in causa dal rapporto, e le istituzioni nazionali prendano in considerazione il grido d’allarme lanciato dall'ACI e che abbiano il coraggio  di intervenire con efficacia sul traffico con gli strumenti a disposizione”

I dati emersi dal Rapporto mobilità ACI-EURISPES non stupiscono affatto Asstra.

“Apprendiamo con la presentazione del 1° Rapporto ACI-Eurispes che la mobilità nelle province italiane è in uno stato di crisi cronica. Ma questa non è certo una novità per nessuno. Così come non è una rivelazione che in Italia ci sia una inadeguata pianificazione territoriale, poche linee di metropolitana e tram ed un trasporto pubblico insufficiente. Talmente insufficiente che l’uso abnorme del mezzo privato è una conseguenza della carenza di trasporto pubblico, secondo quanto leggiamo nel rapporto”.

Ad entrare nel merito è  Marcello Panettoni, presidente di ASSTRA, l’associazione delle aziende di trasporto pubblico locale, che commenta i dati del rapporto.

“Quello che ci stupisce è che soggetti qualificati in tema di mobilità come l’ACI e di ricerca scientifica come l’Eurispes si limitino a prendere atto di questa situazione senza sentire l’esigenza di spiegarne le cause. Peccato, perché il tema è scottante, oltre che importante, ed alto il rischio di sparare sull’autoambulanza. Sarebbe invece più utile e costruttivo fare fronte comune per ottenere risultati positivi in nome dell’interesse collettivo dei cittadini”

“Ci auguriamo che gli amministratori locali, chiamati in causa duramente dal rapporto, e le istituzioni nazionali tutte prendano in considerazione alla lettera il grido d’allarme lanciato oggi dal Club dell’Automobilista e che quindi da subito abbiano il coraggio politico di intervenire con efficacia sul traffico con tutti gli strumenti a disposizione (corsie preferenziali per i soli mezzi collettivi, sistemi di Zone a Traffico Limitato, politiche tariffarie adeguate sui parcheggi, congestion charge, ecc.) per diminuire la morsa del traffico privato sulle città e decidano di investire pesantemente in infrastrutture per i trasporti rapidi di massa per tentare di recuperare oltre 50 anni di sviluppo economico ed urbanistico del paese fondato sull’uso dell’automobile”M. Gio M. – clickmobility.it

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