Il primo studio sul traffico presentatO ieri dall’Agenzia per la Mobilità

ROMA. IL TRASPORTO PUBBLICO CONVIENE: I DATI SUL RAFFRONTO TPL-AUTOMOBILE ELABORATI DL'UFFICIO STUDI DI ATAC SPA

ROMA. IL TRASPORTO PUBBLICO CONVIENE: I DATI SUL RAFFRONTO TPL-AUTOMOBILE ELABORATI DL'UFFICIO STUDI DI ATAC SPA

l'auto costa dieci volte più di quanto si spenderebbe a bordo di bus, tram e metròLasciare la “seconda auto” a casa fa risparmiare 2000 euro

Si aggira attorno ai duemila euro L'anno il risparmio secco che si realizza rinunciando alla seconda auto di famiglia e passando al trasporto pubblico, acquistando un abbonamento annuale buono per viaggiare a bordo di bus, tram, metropolitane e ferrovie.

Il risultato emerge dalla lettura dei dati contenuti nell’ “Analisi dei costi del trasporto su mezzo privato e su mezzo pubblico” realizzata dall’Ufficio Studi di Atac spa – l’Agenzia della Mobilità del Comune di Roma.

Si tratta, in assoluto, del primo studio sulle abitudini dei cittadini romani per quanto riguarda i trasporti, realizzato dopo la fusione di Atac e Sta, la stess che ha dato vita alla nuova missione dell’Agenzia per la Mobilità del comune di Roma.

Lo scopo dello studio, realizzato da un pool di ingegneri e di esperti di economia, è quello di contribuire alla riduzione della congestione e dell’inquinamento convincendo i romani che lasciare l’auto a casa è meglio.

Quattro i motivi salienti del passaggio al tpl:  si risparmia, si viaggia più sicuri, si inquina meno, si fa meno traffico. E per far questo, i tecnici di Atac, hanno messo sotto la lente di ingrandimento tutti gli aspetti del trasporto automobilistico e li hanno confrontati con il trasporto pubblico.
In particolare, oggetto dello studio è stata la seconda auto di famiglia – che i romani possiedono in gran numero.
Si è visto, infatti, che la seconda auto viene utilizzata per scopi più “ludici” rispetto alle destinazioni per scuola o lavoro che vedono protagonista “l’auto principale”.
La seconda macchina, però, costa almeno 200 euro al mese in più rispetto al trasporto pubblico.

Per valutare la convenienza del trasporto pubblico rispetto alla seconda auto, i tecnici di Atac Spa hanno esaminato tre fattori.
Il primo relativo ai costi chilometrici di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il secondo ha visto i rilevatori della società del trasporto mettere nero sui bianco la distanza media percorsa dagli automobilisti mentre il terzo fattore ha messo in luce diversi scenari di percorrenza chilometrica annua.

Ma quanto costa davvero la seconda auto?
La risposta arriva dallo studio dei tre fattori di analisi.
L’Ufficio studi di Atac Spa ha individuato costi “percepiti” e “non percepiti” che contribuiscono a vuotare le tasche dei cittadini.
I costi percepiti, infatti, sono quelli che si esercitano sistematicamente come carburante, assicurazione, bollo ed eventuali spese per pedaggi autostradali, ma anche per lasciare il mezzo nelle aree a pagamento. Nel paniere ci sono anche i costi non percepiti quali manutenzione ordinaria e straordinaria e le spese impreviste per riparazioni. Tutte le voci di costo, comunque, aumentano o si riducono in relazione alla percorrenza chilometrica. Poi va aggiunto il costo dell’ammortamento, ovvero la spesa per l’acquisto del mezzo “ripartito” sugli anni in cui l’automobile viene utilizzata. Tutto questo fa il totale che ogni cittadino, possessore della seconda auto, spende e che per la prima volta individua il costo reale della seconda auto a Roma.

L’Ufficio Studi di Atac Spa ha anche tracciato un identikit – in anteprima assoluta – degli spostamenti in automobile.
Ed è così che si nota come in testa alla classifica ci sono i cittadini che nella capitale percorrono una distanza compresa tra cinque e dieci chilometri (23 per cento), molto simile alla percorrenza che si compie mediamente a bordo dei mezzi di trasporto pubblico.
Percorrono da 12 a 15 chilometri, invece, circa il 18 per cento del totale e solo il due per cento viaggia per due chilometri e mezzo.

A dominare i risultati dello studio, infine, è il fattore 10. Gli esperti dell’Atac, infatti, hanno stabilito che, in termini di consumo di carburante, con il trasporto pubblico, rispetto all’auto privata, si spende e si consuma sino a dieci volte in meno. Con la relativa riduzione in città di inquinamento e congestioni da traffico. Effetto che aumenterebbe l’efficacia del trasporto pubblico, rendendolo ancora più appetibile.  

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