l'indagine interdisciplinare condotta dall'Università di Urbino in collaborazione con la Regione Marche

ANCONA. NELLE MARCHE FORTE PROPENSIONE AL TPL: LO DICONO I RISULTATI  DELL'INDAGINE SULLA MOBILITA`

ANCONA. NELLE MARCHE FORTE PROPENSIONE AL TPL: LO DICONO I RISULTATI  DELL'INDAGINE SULLA MOBILITA`

I dati presentati  nell'ambito del seminario “Il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile nella regione Marche”

Nelle Marche c'è forte propensione ad utilizzare il mezzo di trasporto.
A sottolinearlo sono i dati raccolti dL'indagine  interdisciplinare per L'individuazione di politiche di mobilità urbana nella realtà marchigiana presentata ieri ad Ancona, nella sede istituzionale di Palazzo Raffaello, nelL'ambito del seminario "Il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile nella regione Marche".
L'indagine, condotta dL'Università di Urbino in collaborazione con la Regione Marche nel periodo gennaio 2005-giugno 2006, aveva lo scopo di comprendere le motivazioni del mancato utilizzo dei servizi pubblici di trasporto (autobus e treno) da parte delle famiglie residenti in territorio regionale.

"Il tema della mobilità urbana – ha detto L'assessore regionale ai Trasporti, Pietro Marcolini, in apertura dei lavori – tocca da vicino i comportamenti degli utenti. Il trasporto inoltre coinvolge problemi di natura economica, ambientale, energetica, urbanistica, per questo é viva L'attenzione degli enti locali".

Al seminario sono intervenuti anche Giancarlo Polidori e Francesco Bartolucci docenti delL'Università di Urbino, il consigliere regionale Francesco Comi della IV Commissione Trasporti, oltre a dirigenti regionali e rappresentanti dei Comuni e delle Province, dei sindacati, delL'ARPAM, delL'ACI, di Trenitalia e delle aziende del trasporto pubblico locale.

Secondo i dati raccolti in pratica L'utente marchigiano non abituale non usa i mezzi di trasporto pubblici poiché la scarsa necessità, i prevalenti spostamenti di tipo urbano e la maggiore comodità delL'automobile e degli altri mezzi non lo rendono necessario.

Significative sono pure le risposte alla domanda sulle eventuali modifiche o migliorie da apportare al servizio pubblico (nello specifico, autobus): i dati rilevano che il 51% dei non utenti abituali non mostra ne` lamentele ne` malcontento, dichiarando semplicemente che nessun cambiamento potrebbe indurre a un maggiore utilizzo del servizio di trasporto pubblico. Stesse conclusioni per il servizio ferroviario: L'89% degli intervistati dichiara che nessuna modifica potrebbe indurre a un maggiore utilizzo del servizio.

"Un quadro che fa riflettere – ha dichiarato Marcolini – é quello che risulta dalla presentazione dei risultati delL'indagine. Il problema allora non ésolo migliorare la qualità dei servizi ma sensibilizzare la domanda".

Dal confronto e dal dibattito che si é sviluppato nel corso del seminario é emersa la chiara necessit° di un vero e proprio cambiamento di tipo culturale e comportamentale nelL'approccio al trasposto pubblico locale. Ampio spazio hanno anche avuto le varie iniziative e progetti avviati da Comuni e Province per risolvere e per affrontare in maniera innovativa il problema della mobilità che implica necessariamente L'integrazione tra politiche ambientali, territoriali e di trasporto.

L'assessore Marcolini si è detto molto soddisfatto di questo incontro
"Il trasporto pubblico locale  – ha affermato a conclusione del seminario – negli ultimi dieci anni si è capillarizzato e ha moltiplicato i suoi servizi, diventando più razionale, efficiente e controllato. Dobbiamo difenderlo tenendo ben saldi due presupposti fondamentali: L'efficienza organizzativa e la difesa sociale".

Infine, ha annunciato Marcolini, tra gli appuntamenti del prossimo futuro, la riflessione annuale in materia di trasporto pubblico locale nel mese di novembre in cui si confronteranno enti pubblici e privati.M. Gio M. – clickmobility.it

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