“Negli ultimi anni ai tagli operati con le Leggi Finanziarie si sono sommati i noti errori di gestione che hanno portato Trenitalia sulla soglia del fallimento” spiegano i sindacati
Dalla Finanziaria risorse insufficienti per il trasporto ferroviario.
A denunciarlo in una nota trasmessa al Governo, e per conoscenza ai vertici del gruppo Fs, hanno pensato le organizzazioni sindacali FILT/CGIL FIT/CISL UILT/UIL FAST Ferrovie UGL A.F. ORSA Ferrovie.
"Negli ultimi anni ai tagli operati con le Leggi Finanziarie si sono sommati i noti errori di gestione che hanno portato Trenitalia sulla soglia del fallimento" – spiegano i sindacati, che sottolineano di aver chiesto l’attenzione e l’intervento del Governo e ai vertici aziendali cambiamenti radicali nella conduzione del Gruppo.
"Ai nuovi vertici il sindacato chiede una netta discontinuità con le negative esperienze del recente passato – spiegano nel dettaglio -. Lo sforzo di risanamento e le necessità di sviluppo devono essere però sostenute dagli investimenti nell’infrastruttura e dal sostegno al trasporto ferroviario, come elemento fondamentale di un riequilibrio indispensabile del sistema dei trasporti nel nostro paese".
A detta dei sindacati la prossima Legge finanziaria "deve dare le risposte necessarie per consentire la continuità delle opere in corso sul sistema AV/AC e sulla rete tradizionale. Il trasporto ferroviario necessita di investimenti, di una adeguata politica di sviluppo e di regole adeguate per regolare il processo di liberalizzazione, che registra ormai la presenza di diverse imprese che agiscono in concorrenza con Trenitalia, mentre dalla lettura delle proposte di Legge Finanziaria i trasferimenti riguardanti gli investimenti sulla rete ferroviaria appaiono insufficienti per garantire la continuità dei piani d’investimento con il rischio concreto della chiusura dei cantieri avviati".
"Nei collegati alla Legge finanziaria è prevista l’accelerazione delle gare per l’affidamento del servizio nel trasporto regionale – si legge ancora -. Di conseguenza è indispensabile che tra le regole riguardanti il sistema liberalizzato, si affronti il problema del Contratto Collettivo per tutti i lavoratori del comparto.
La scadenza del contratto delle attività ferroviarie al 31.12.2006 può essere l’occasione per favorire la definizione dell’unico contratto per tutte le imprese del settore, quale elemento di equilibrio nella concorrenza e di clausole sociali per i lavoratori interessati.
Su questi temi e su tutte le tematiche relative al trasporto ferroviario, che sono state già sottoposte all’attenzione del Governo, riteniamo necessaria la convocazione di un incontro specifico".Manu Mich. – clickmobility.it