Per il presidente della Provincia Cozzari si tratta del primo passo verso una nuova ripartizione delle risorse che dovrà includere anche la mobilità alternativa
Ripensare la politica di gestione del fondo trasporti regionale? Elemento determinante a detta del presidente della Provincia di Perugia Giulio Cozzari che nell’ultima seduta del Consiglio si è trovato a rispondere ad una interrogazione concernente
le linee programmatiche di Apm e la gestione del futuro minimetrò, sottolineando come "lo stanziamento sia fermo da anni e per nulla aggiornato alla partita relativa alla mobilità alternativa".
Nel documento, tra le altre cose, si chiedeva di sapere se “non si avverta ed eventualmente non si intenda contrastare l’intenzione di riversare su Apm (e quindi anche sulla Provincia) le obbligazioni contratte dalla Società Minimetrò Spa attualmente controllata dal Comune” e se non si ritenga opportuno convocare in audizione il nuovo presidente di Apm presso la Commissione consiliare competente.
Cozzari, dopo aver precisato che la Provincia di Perugia detiene il 53% delle quote Apm e che la gestione del Minimetrò ricade per il 70% sul Comune di Perugia e solo per il restante 30% sulla Società Scarl, partecipata Apm (con una ricaduta sulla stessa Società perugina della mobilità solo per l’11-13%), ha sostenuto la necessità di andare verso un ripensamento della gestione dell’intera materia del trasporto pubblico regionale.
“Il problema è che l’attuale ripartizione del fondo regionale dei trasporti non include i servizi di mobilità alternativa, tanto che, ad esempio, la gestione delle scale mobili del capoluogo è interamente a carico del Comune di Perugia – ha spiegato Cozzari –. In primo luogo è necessario mettere mano allo stesso fondo, adeguandolo con un incremento di risorse, ed in secondo luogo riconsiderare nella nuova ripartizione anche i servizi di mobilità alternativa, come quello del minimetrò”.
“Del resto – ha aggiunto Cozzari – nessuna azienda di trasporti può fare a meno nei suoi bilanci dell’integrazione del fondo regionale, un ragionamento questo che vale anche per la Società Minimetrò. Ecco perché è necessario che il fondo sia adeguato finanziariamente e che preveda nella sua ripartizione anche quote a favore della mobilità alternativa (scale mobili, minimetrò ed altri sistemi)”.
Per il presidente della Provincia sarebbe infine opportuno ed utile invitare il neopresidente Apm Giovanni Moriconi in Commissione, a riferire sulle linee programmatiche per la futura gestione dell’azienda. Condividendo quanto espresso dal presidente della Provincia rispetto ad un ripensamento della materia del trasporto pubblico regionale, Biagiotti ha tuttavia ritenuto insoddisfacente la sua risposta in merito alla gestione della società Minimetrò, “in quanto – sono state le sue parole – al momento della presentazione del piano di attività di questo nuovo sevizio si era parlato di un pareggio di bilancio”.
Manu Mich. – clickmobility.it