FILT-CGIL FIT-CISL e UILTRASPORTI segnalano la gravità della situazione”Il settore necessita di interventi strutturali, di regole e risorse per qualificare il servizio pubblico ma richiede anche una chiara individuazione delle responsabilità delle parti”
Nuovo stop per il tpl.
Ieri le segreterie nazionali di FILT-CGIL FIT-CISL e UILTRASPORTI hanno confermato lo sciopero nazionale di 24 ore per il 6 ottobre 2006.
"In questi giorni il Governo sta definendo la manovra finanziaria per il 2007, nella quale dovrà essere prevista anche la copertura economica del rinnovo del 2° biennio contrattuale – spiegano le organizzazioni sociali -.
Nel frattempo Asstra con un comunicato emesso a margine del consiglio direttivo riunito a Brescia mercoledì scorso ha riconfermato la propria indisponibilità a sostenere il costo contrattuale in assenza di interventi contingenti e strutturali delle istituzioni.
A fronte di tale atteggiamento abbiamo inviato una lettera a tutti i soggetti istituzionali interessati esprimendo il disappunto della categoria e avvertendo del pericolo di una degenerazione della vertenza".
I lavoratori del TPL hanno già scioperato in diverse occasioni a sostengo della vertenza per il rinnovo del CCNL scaduto il 31.12.2005 (secondo biennio economico) esattamente il 6 marzo, il 28 aprile, il 19 maggio e il 19 luglio 2006.
La "gravità della situazione" è stata segnalata più volte dalle segreterie confederali di Cgil Cisl Uil e da Filt Fit Uilt non ultima in occasione degli incontri con il Governo, in sede “cabina di regia”.
"Nella riunione del 14 settembre a Palazzo Chigi il Governo ha comunicato la decisione di intervenire contribuendo a sostenere i costi del rinnovo in occasione della legge finanziaria – sottolineano i confederali -.
L’impegno del Governo non è stato ritenuto sufficiente dalle associazioni datoriali che nel corso della riunione del 19 settembre, hanno comunicato l’indisponibilità a svolgere la trattativa in assenza di certezza totale di copertura".
I confederali dichiarano, quindi, senza troppi giri di parole, i motivi della quinta giornata di sciopero.
"Mercoledì il consiglio direttivo di Asstra ha riconfermato la propria indisponibilità a trovare una soluzione al problema del rinnovo del contratto, sollecitando le istituzioni ad interventi sia contingenti che strutturali.
Il comunicato dell’Asstra conferma quanto più volte denunciato dalle organizzazioni sindacali: le modalità con le quali si è costretti a rinnovare i contratti nel settore del tpl hanno da tempo determinato una situazione insostenibile.
Infatti le associazioni datoriali non si rendono disponibili al confronto con il sindacato fino a quando non hanno la certezza della copertura finanziaria del costo del contratto da parte del Governo.
Il comunicato emesso il 27 settembre dal direttivo dell’Asstra è l’ultimo esempio di una situazione che ha ormai superato ogni limite.
Davanti al quinto sciopero della categoria, di cui tre di 24 ore, si dichiara ancora impraticabile la soluzione del rinnovo contrattuale con il rischio evidente di far degenerare lavertenza in atto".
"Il settore – concludono i sindacati – necessita di interventi strutturali, di regole e risorse per qualificare il servizio pubblico ma richiede anche una chiara individuazione delle responsabilità delle parti, a partire dalla necessità che le imprese e le loro associazioni svolgano il proprio ruolo nel confronto con il sindacato sulle questioni contrattuali.
La gravità del comportamento delle associazioni datoriali richiede un intervento di tutte le istituzioni interessate: Governo, Regioni, Province e Comuni, inteso a ripristinare il senso di responsabilità in un settore così delicato".Manu Mich. – clickmobility.it