l'assessore Matteucci ribadisce i punti fermi della Provincia attendendo un confronto su Un'ipotesi più chiara”Bene se passa il concetto di tassare chi inquina. Preoccupa invece l’idea di iniziare la sperimentazione a febbraio, mentre il potenziamento e la riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico, specie su rotaia, necessiteranno di tempi più lunghi”
Sulla pollution charge la Provincia resta in attesa.
"Apprendiamo dai giornali l’ipotesi di applicazione della pollution charge, e restiamo in attesa che il Comune di Milano si confronti con la Provincia, i Comuni e la Regione sulle criticità di questo progetto" – sottolinea L'assessore provinciale alla Viabilità, Mobilità e Trasporti Paolo Matteucci attendendo
un confronto istituzionale su un’ipotesi più chiara -.
La Provincia ha posto determinati punti fermi "Bene se passa il concetto di tassare chi inquina, indipendentemente dalla residenza – spiega Matteucci -. Preoccupa invece l’idea di iniziare la sperimentazione a febbraio, mentre il potenziamento e la riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico, specie su rotaia, necessiteranno di tempi più lunghi. Bisogna nel frattempo fare un decisivo passo in avanti verso la piena integrazione tariffaria e verso il “biglietto unico”.
Considerata l’ampiezza della zona su cui si ipotizza il pedaggio, inoltre, va studiato con attenzione un piano parcheggi adeguato e concordato. Altrimenti si rischia di sovraccaricare i mezzi a disposizione, senza alternative pratiche, cosa che renderebbe ancora più caotico il traffico, e risospingerebbe verso l’uso dell’auto, anziché incentivare l’uso dei mezzi".
Nell’ottica di un progetto di mobilità alternativa, conclude Matteucci, è interessate la proposta di Legambiente per l’”abbonamento alla città”, che sappia integrare intelligentemente offerta di servizio pubblico e mobilità alternativa, dalla bicicletta al car sharing. Manu Mich. – clickmobility.it