Nel futuro un utilizzo più ampio della due ruote

MILANO. BUS BOCCIATI, PROMOSSO IL BIKE SHARING: GLI UNIVERSITARI DANNO I VOTI AL TPL

MILANO. BUS BOCCIATI, PROMOSSO IL BIKE SHARING: GLI UNIVERSITARI DANNO I VOTI AL TPL

Gli studenti milanesi bocciano treno, passante ferroviario sulla tratta extra urbana, così come bus, tram e filobusI dati emergono dalla ricerca sugli spostamenti della Fondazione Cariplo nell'ambito del progetto “Mobility management per il sistema universitario milanese”

Sono 200 mila le persone che si muovono ogni giorno attorno alle aree universitarie milanesi. Il 70% ha un abbonamento ai mezzi pubblici (44 euro di spesa la mese). Il 30% è però costretto a usare L'auto, metà usa più di un mezzo di trasporto e, in quasi due terzi dei casi, deve comunque fare a piedi oltre 300 metri.

I dati sono quelli emersi da una ricerca effettuata da Fondazione Cariplo sugli spostamenti nell’area urbana milanese, che ha anche lanciato una serie di proposte di intervento per migliorare la qualità della mobilità del sistema universitario milanese.

"Il progetto – spiega Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo – ha l’obbiettivo di elaborare proposte concrete per la mobilità connessa alle diverse sedi universitarie, mirate anche ad aumentare la sicurezza dei percorsi ciclo pedonali e promuovere stili di vita consapevoli attraverso l’educazione alla mobilità sostenibile».

La ricerca trova spazio nell’ambito del piano di azione “Promuovere la sostenibilità ambientale a livello locale” all’interno del quale l’anno scorso la Fondazione Cariplo ha avviato il progetto “Mobility Management per il sistema universitario milanese”, coinvolgendo l’Università degli Studi di Milano, il Politecnico, l’Università Cattolica, l’Università degli Studi Milano-Bicocca, l’Università commerciale Luigi Bocconi, con il coordinamento del Consorzio Poliedra-Politecnico di Milano.

La ricerca ha posto sotto la lente di ingrandimento un campione  di oltre ventimila studenti. Le interviste hanno messo in evidenza che il 30% di essi compie almeno un tratto in automobile per recarsi all’università, oltre il 50% utilizza più di un mezzo di trasporto (treno, metropolitana, autobus) e il 57,8% compie un tragitto di oltre trecento metri a piedi.

Inoltre il 70% degli studenti è in possesso di un abbonamento ma, per i costi e il limitato utilizzo, solo il 17% degli studenti ha un abbonamento annuale.

Il giudizio  sulla qualità del tpl che traspare dalla ricerca è decisamente negativo.
In pratica gli intervistati bocciano  treno e passante su tratta extra urbana, bus, tram e filobus mentre avvicinano alla sufficienza il voto per metro e passante su tratta urbana.

Nel corso del convegno di presentazione sono emerse proposte precise per migliorare un sistema trasportistico poco soddisfacente.

A raccogliere i maggiori consensi è L'intento di  incentivare l’uso della bicicletta, anche grazie alla realizzazione di strutture di servizio come una rete di ciclofficine sparse nelle principali aree universitarie così da diffondere e invogliare l’utilizzo delle due ruote, ma anche consentire una rapida mano d’opera in caso di guasto. Inoltre, è stato ritenuto fondamentale il miglioramento dell’accesso alle sedi universitarie, mediante un piano di riqualificazione degli itinerari ciclopedonali.

Promozione sul campo per la proposta del bike-sharing, il servizio di biciclette in condivisione.
Il noleggio della bici raccoglie ampi consensi. I ragazzi infatti apprezzerebbero la disponibilità del mezzo  nei pressi delle università o in punti nevralgici della città, come alle uscite delle metropolitane più utilizzate, ed un metodo facile e veloce per entrarne in possesso magari una chiave meccanica fornita dietro pagamento di una cauzione, una tessera magnetica o una soluzione tecnologicamente avanzata basata su chiamata telefonica e su lucchetti con un codice a sblocco.

Il bike sharing, tra L'altro, ha già trovato terreno fertile in molte realtà italiane e straniere. Parma ad esempio può contare sul realizzo del progetto Bicincittà: una rete ciclabile di 70 km, progetti educativi e postazioni di biciclette a nolo in diversi parcheggi della città.
All’Università di Roma 3 le biciclette vengono utilizzate grazie a un’apposita chiave codificata e un sistema di abbonamento.
Precursori del sistema gli stranieri. Vale la pena di citare L'esempio di Lione dove, grazie al progetto Velo’v, il Comune per il 2007 ha messo a disposizione ben tremila bicilette e sono stati allestiti duecentocinquanta punti di distribuzione.
Tenuta in seria considerazione anche il  trasporto multimodale, in pratica l’idea di viaggiare su mezzi pubblici con la biciletta al seguito.

Il confronto ha permesso di dare rilievo anche ad altre considerazioni sul tpl proponendo ulteriori soluzioni tipo L'attivazione, in collaborazione con i gestori dei servizi, della agevolazioni per l’acquisto di abbonamenti in base alle esigenze degli studenti.Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon