Obiettivo del progetto è quello di «essere replicabile su tutto il territorio regionale»

PESCARA. SUCCESSO PER LA SPERIMENTAZIONE DEL PROGETTO TWIST

PESCARA. SUCCESSO PER LA SPERIMENTAZIONE DEL PROGETTO TWIST

Donne e anziani gli utenti che hanno sfruttato al meglio il trasporto a chiamata finanziato dall'UeTecnologia all'avanguardia e bus cablati con sistemi Gps e Gprs

Twist ha spopolato fra donne e anziani.
Sono infatti queste due categorie di utenti ad aver maggiormente sfruttato il servizio di trasporto "a chiamata", finanziato dL'Unione europea e sperimentato in Abruzzo, regione capofila per le quattro regioni italiane da giugno dello scorso anno ad oggi, nelL'area della Comunità montana del Medio sangro.
Nove i comuni coinvolti: Borrello, Civitaluparella, Fallo, Gamberale, Montenerodomo, Pizzoferrato, Quadri, Roio del Sangro e Rosello.

Il monitoraggio del servizio "a chiamata" ha fatto emergere, nel periodo di riferimento, 1.931 richieste soddisfatte su un totale di 11. 965 chilometri.
Contestualmente era operativo il servizio a orario fisso che ha riguardato 5000 utenti, coprendo una rete di complessivi 40.448 chilometri.

I mezzi utilizzati per il servizio "a chiamata" sono bus cablati con sistemi Gps e Gprs, muniti di moderna tecnologia che ha consentito di superare difficoltà connesse alla piena copertura del territorio, favorendo un'immediata collegabilità tra la centrale operativa, i mezzi di trasporti e gli stessi utenti.

Per gli utenti è bastato rivolgersi ad un numero verde per ottenere la disponibilità del servizio di trasporto, senza sopportare costi aggiuntivi rispetto alla normale tariffa valida per il tpl.
La sperimentazione del progetto Twist (Trasport with a social target), sviluppato nelL'ambito del programma di iniziativa comunitaria Intereg IIIb Cadses, coinvolge paesi europei come L'Italia, la Germania, la Repubblica ceca e la Grecia.
Per L'Italia quattro regioni: Marche, Molise Puglia e Abruzzo, con quest'ultima capofila.

I dati della sperimentazione sono stati illustrati ieri dL'assessore ai Trasporti, Tommaso Ginoble, da Maria Antonietta Picardi, dirigente del Settore, Ercole Cauti, project manager del progetto Twist, e Roberto D'Orazio, responsabile delL'assistenza tecnica.

Ginoble ha definito il servizio "a chiamata" «intelligente e dL'alto valore sociale», soprattutto perchè incide su un territorio svantaggiato geograficamente e su fasce di popolazione, soprattutto disabili e anziani, che non hanno mezzi di trasporto alternativi.
«Bisogna tener conto che ci sono comuni come Roio del Sangro, per esempio, dove si registra un indice di anzianità altissimo per ogni giovane ci sono trenta anziani. Facilitare L'accesso dalle zone svantaggiate a quelle più sviluppate, offrire opportunità di scambi commerciali, di occupazione e di assistenza sociale, ci ha spinto a sostenere questa sperimentazione».

L’assessore ha garantito che, almeno per la Comunità montana già monitorata, il servizio non sarà sospeso, pur se in chiusura di sperimentazione.
Ma L'obiettivo del progetto è quello di «essere replicabile su tutto il territorio regionale, come previsione alternativa destinata a migliorare il sistema di trasporto pubblico locale, creando un modello per aree che abbiano le caratteristiche di zone interne e con una domanda debole».

«Il servizio, come si può comprendere – ha aggiunto L'assessore – non si basa su un criterio chilometrico ma solo su una effettiva esigenza delL'utente. L'altra caratteristica del servizio è che, offrendo la possibilità di collegamenti diretti ai maggiori centri urbani, sottrae i cittadini svantaggiati dL'isolamento, riducendo la sensazione di estraneità rispetto alla comunità».
Manu Mich. – clickmobility.it

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