Dal trasporto merci alla logistica

PADOVA. A GIORNI ACCORDO FS-POSTE ITALIANE

PADOVA. A GIORNI ACCORDO FS-POSTE ITALIANE

Mauro Moretti ad di FS Spa rivela l'annuncio dell'accordoLe ferrovie limiteranno anche il servizio merci ai soli corridoi europei e manterranno attivi non più di 60-70 scali: la notizia nel corso del convegno sulle infrastrutture dei giorni scorsi a City Logistics Expo

L’accordo tra Ferrovie dello Stato e Poste Italiane è in arrivo e sarà annunciato nei prossimi giorni. Lo ha anticipato a City Logistics Expo, il primo salone internazionale della logistica urbana, tenutosi a Padova l’amministratore delegato di Fs Spa Mauro Moretti che ha confermato anche l’intenzione di trasformare le ferrovie in una grande impresa logistica globale che dialoghi direttamente con gli operatori marittimi.

“Con Poste Italiane stiamo facendo un buon lavoro, – ha detto Moretti – tra qualche giorno potremo dare l’annuncio di un primo passo concreto e poi magari proseguiremo, però quello che vogliamo fare è avere una grande interlocuzione con gli operatori marittimi. Il problema che si pone sono le barriere di interessi che nel frattempo sono nate: mi riferisco alle concessioni portuali e alle terminalizzazioni e penso anche alla struttura e agli interessi degli interporti.  Sono nati con soldi dei cittadini italiani e adesso sono in parte pubblici in parte privati ma con un a serie di interessi consolidati che sono invalicabili”.

L‘amministratore delegato di FS ha anche annunciato l’intenzione di ridurre significativamente  il servizio merci.  “Pensiamo di concentrare le nostre basi in 60 –70 scali su tutto il territorio nazionale, adesso ne abbiamo circa 500, e limitarci per i servizi merci ai soli grandi corridoi europei e quindi a circa 4000 chilometri di rete sui 16.500 che ci sono”.  Il secondo obiettivo di Moretti è la qualità del trasporto merci.  “Il just in time non basta più- ha spiegato –  bisogna riprogettare i transit time verso i mercati e verso i produttori in maniera differenziata per  tipo di merce”.  Interessante l’esempio che ha portato:” Un operatore mi ha detto – ha raccontato Moretti – che portare gli schermi al plasma a Monaco in due giorni in meno rispetto ad oggi, nella catena del valore ha un peso tale che noi potremmo quadruplicare i prezzi. Noi non possiamo più essere quelli che devono portare i rottami di ferro e tutti gli scarti che gli altri non vogliono.

Ma l’amministratore delegato ha anche attaccato duramente questo modello di liberalizzazione ferroviaria.  “La liberalizzazione è un fatto positivo in sé – ha commentato Moretti – ma farla in modo che non si risolva tutto con l’occupazione di una qualche quota percentuale di mercato, naturalmente solo di quella redditizia, da parte dell’ultimo arrivato è un’altra cosa. Anche noi saremmo in grado di fare reddito se non ci venisse lasciato il fardello della gestione di un network che è in perdita strutturale. Questo vuol dire ancora una volta privatizzare i ricavi e pubblicizzare le perdite. E poi c’è la solita furbizia tutta italiana, si compra con pochi euro la licenza pubblica e sulla base di quella, ci si aggrappa all’asset vero che sono gli slots, le tracce: si fa leva finanziaria su queste per fare sviluppo d’impresa per poi cercare di venderla al primo che capita con l’obiettivo di valorizzare subito l’iniziativa”. Manu Mich. – clickmobility.it

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