Punti focali l'acquisto di mille nuovi treni, lo sviluppo del trasporto locale, l'incremento tariffario, l'impegno a risanare i conti
Arriva da Palazzo Chigi il via libera al nuovo piano industriale 2008-2011 delle Ferrovie dello Stato.
Scelte ben precise che arrivano alla fine di un percorso costato tre mesi di lavoro e di confronto.
Il "si" definitivo è stato pronunciato alla presenza del premier Romano Prodi, dei ministri delL'Econo- mia, Tommaso Padoa-Schioppa, dei traposti Alessandro Bianchi, dellle infrastrutture Antonio Di Pietro e del sottosegretario Enrico Letta.
Per il comparto ferroviario erano invece presenti il presidente di Fs, Innocenzo Cipolletta, e L'ad Mauro Moretti.
A garantire il piano sarà L'appoggio deciso del Governo per ridare fiato alla situazione asfittica delle Ferrovie dello Stato.
Molti i punti fondamentali previsti.
Partiamo dai numeri, nella fattispecie quelli dei treni.
Il piano disegnato prevede una spinta notevole per il trasporto locale e L'acquisto da parte di Fs di mille nuovi treni entro il 2011, grazie ad un investimento pari a 6,4 miliardi di euro, ripartito fra Fs e Stato. In definitiva per la rete gli investimenti dovrebbero ammontare a 8,8 miliardi.
L'incremento dei servizi di trasporto, a quanto è emerso, sarà del 35-36% rispetto agli standard attuali mentre nelle grandi città potrà arrivare anche al 70-100%.
Gli obiettivi finanziari del piano Moretti-Cipolletta prevedono entro il 2007 al pareggio del Mol, mentre a livello di gruppo il raggiungimento delL'utile è previsto nel 2009-2009. Due anni più tardi, invece, per il settore merci, quello più in rosso e che rappresenta da sé una grossa sfida.
Se nel 2006 le Ferrovie hanno chiuso con circa due miliardi di euro di passivo le prospettive future so- no decisamente rosee. Il piano infatti prevede un ritorno L'utile nel 2008 per i segmenti Alta velocità ed Eurostar, nel 2010 per il trasporto locale e solo nel 2011 per il comparto merci.
Le Fs hanno chiesto risorse per complessivi 1,3 miliardi per la lunga percorrenza; 10,3 mld per il tra- sporto locale, 850 milioni per le merci, 16,6 miliardi per le opere infrastrutturali.
Il piano ha aperto la discussione anche sulL'aumento delle tariffe prevedendo di elevare il costo dei biglietti del 10% sulla media e lunga percorrenza, a partire dal prossimo ottobre, adeguando le tariffe che vengono considerate, non a torto, fra le più basse d'Europa.
Rincari ulteriori sarebbero previsti con scatti annuali del 5% ed un adeguamento nei 5 anni vicino al 35%. Piu' contenuti gli incrementi nel trasporto locale, delL'ordine del recupero inflattivo: L'incremento dovrebbe attestarsi sul 20%.
Esclusi aumenti alle tariffe del servizio pendolari.
Per quanto riguarda gli esuberi, secondo le stesse anticipazioni, le uscite pianificate nel 2007 sarebbero 4.500, a fronte di mille assunzioni di cui metà a tempo determinato; il turn over, legato soprattutto al- L'introduzione di nuove tecnologie e al progressivo abbandono del doppio macchinista alla guida, do- vrebbe essere sostenuto: il 2008 dovrebbe vedere altri 3.000 lavoratori in uscita, 2.500 nel 2009, per un totale di diecimila in tre anni.
Il sì politico del Governo verrà accompagnato da apposite leggi. Il piano delle Fs sarà ora oggetto di un confronto con le regioni e con i sindacati. Rimane da approfondire L'aumento delle tariffe. Manu Mich. – clickmobility.it

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