Sonego (Friuli): “Punteremo sempre più sulle gare”. Rossetti (Lombardia):”Regione ed enti locali i primi soggetti da coinvolgere nello sviluppo e nella liberalizzazione del TPL”. Marchisio (Piemonte): “Migliorare il servizio introducendo degli standard di qualità”. Panettoni (ASSTRA): “Chiediamo alla politica la creazione di condizioni autentiche di mercato”. Biscotti (ANAV): “Necessario un dialogo costante fra PA e imprese”
La privatizzazione del tpl? Un'esigenza sempre più urgente. Non hanno dubbi gli operatori e le autorità locali ritrovatesi ieri a discutere di liberalizzazione del Tpl, sotto L'egida di ARRIVA, in veste di organizzatrice del convegno tematico.
Per Arriva, leader del trasporto europeo e maggior operatore privato di trasporto pubblico in Italia nonché maggior player internazionale presente nel nostro Paese in corsa per gli appalti pubblici, quella di ieri è stata L'occasione per presentarsi ufficialmente in Italia.
Molte le autorità locali intervenute L'evento.
Secondo Lodovigo Sonego, assessore ai Trasporti Friuli Venezia Giulia, "Un mercato aperto è la chiave di volta per la modernizzazione del sistema del TPL in Italia. Non dobbiamo avere paura di aprirci e di puntare moltissimo sulle gare sapendo che il nostro obiettivo è la qualità del servizio agli utenti piuttosto che L'identità di chi lo offre. In Friuli Venezia Giulia stiamo puntando moltissimo sulle gare: stiamo già organizzando il secondo round di questa nuova politica, introducendo ulteriori elementi di liberalizzazione puntando fra integrazione totale fra servizio su gomma, rotaia e servizio marittimo".
"L'italia – ha continuato Sonego – necessita che anche nel settore del TPL nascano e si consolidino protagonisti autorevoli dal punto di vista industriale, per incentivare la qual cosa in Friuli V. G. stiamo pensando anche a nuove regole che premino gli operatori più virtuosi tramite, ad esempio, meccanismi di bonus/malus che penalizzino o premino gli operatori dei trasporti a seconda della qualità del servizio erogato sulla base di una verifica dopo 6 anni di servizio con l’eventuale prolungamento del periodo di affidamento da 9 a 12 anni."
Per Marcello Raimondi, presidente V Comm. Trasporti della Regione Lombardia "In Italia non si riescono a fare delle vere liberalizzazioni a causa di una tradizione di tutele e di risorse inadeguate con cui anche la Regione Lombardia, essendo a statuto ordinario, deve fare i conti. L'obiettivo per noi è comunque quello di fornire un servizio di trasporto veramente liberalizzato e, in questo senso, vi è un consenso forte e diffuso da parte delle forze politiche che governano la nostra Regione. La stessa istituzione della nostra Commissione testimonia una volontà di accelerazione di questo processo".
“In questo momento la Commissione sta compiendo indagini ad ampio spettro sullo stato della liberalizzazione, anche ferroviaria.”
"I nostri obiettivi sono quelli di muovere persone e merci e non mezzi – ha sottolineato il dirigente Trasporti della Regione Lombardia Mario Rossetti – di raggiungere efficienza ed efficacia dei servizi, governo dlla spesa, ed il coinvolgimento di Regione ed Enti locali sul trasporto, quale loro progetto. Sono gli enti i depositari del potere di indirizzamento dello sviluppo del loro territorio. Il problema dei trasporti, oltre che di risorse, è un problema culturale e di lungimiranza progettuale."
Ed è ancora un rappresentante della Regione Lombardia, Giulio Boscagli, dirigente Trasporti, ad affermare che "Stiamo procedendo al rinnovo di un quarto di parco mezzi per ovviare L'osbolescenza del trasporto pubblico. La Lombardia è totalmente sottodimensionata rispetto alle sue esigenze di mobilità, anche dal punto di vista infrastrutturale. Le risorse per il tpl sono ferme da tempo immemore. Per questo motivo, la Regione pone un'attenzione particolare L'operatore privato come partner per lo sviluppo del TPL. Ben venga quindi la venuta di importanti operatori internazionali di settore, come ARRIVA".
"La Regione Piemonte ha cercato di spingere sulL'accelleratore verso la liberalizzione del TPL e L'avvio delle gare – ha sotttolineato il direttore del Trasporto Pubblico Locale del Piemonte Lorenzo Marchisio -. Al fine di migliorare il servizio, uno dei punti per noi fondamentali è stato quello di introdurre nelle gare e nella gestione del TPL meccanismi che ne garantissero L'evoluzione sulla base di indicatori di qualità. Il nostro programma prevede, fra le altre cose, la costituzione di un comitato tecnico di esperti ‘misto’ col ruolo di controllo del servizio in merito proprio al rispetto di tali parametri".
"Chiediamo al Governo una svolta veramente chiara a favore del TPL sui temi della mobilità delle persone, come sta accadendo in tutta L'Europa – ha dichiarato Marcello Panettoni, presidente ASSTRA -. Chiediamo anche un progetto industriale per questo settore. Viviamo, come imprenditori, in un clima di incertezza di prospettive industriali sconfortante. Chiediamo la creazione di condizioni autentiche di mercato. Regole chiare, certe e durevoli. Chiediamo agli enti locali la creazione di uffici adeguati al processo di integrazione e liberalizzazione. Se tutto questo si realizzerà, noi pensiamo di poter rispondere adeguatamente alla sfida dello sviluppo del TPL in Italia".
"L'esperienza del gruppo ARRIVA – ha proseguito Panettoni – è la dimostrazione del fatto che quando ci sono capitali e capacità tecnologica ed industriale, è possibile lavorare insieme in modo efficace e che il nanismo delle aziende italiane si può superare, ponendoci in un'ottica di servizio a clienti, non più ad utenti".Accanto ad Asstra rilevante anche L'intervento di Anav "L'interesse di gruppi internazionali come ARRIVA è simbolo di fiducia nei confronti dello sviluppo del nostro mercato del TPL – ha spiegato Nicola Biscotti, presidente ANAV -. Che in Italia manchi una politica industriale nel settore del TPL è sotto gli occhi di tutti, anche se stiamo finalmente indirizzandoci in tal senso. Tale politica non può essere inviata ulteriormente e deve essere fatta guardando L'investimento, in particolare, in infrastrutture e mezzi: in Italia abbiamo il parco rotabile più vecchio d'Europa!".
"Noi riponiamo molta speranza che il tavolo governativo, creato dopo la firma dell’ultimo rinnovo contrattuale, affronti problemi reali come questi e che venga intrapreso un dialogo costante e non più solo saltuario fra P.A. ed imprese". "Auspico che si abbia il coraggio di investire e sviluppare anche in Italia in una soluzione integrata di trasporto pubblico, che appoggi lo sviluppo economico delle regioni – ha concluso David Martin, capo delL'Esecutivo di ARRIVA plc -. Cambiare mentalità è un processo lungo ma questo non significa che non sia possibile. Tutti mi accusano di essere un ottimista ma io ho fiducia perché oggi ci sono tante persone che indirizzano i propri sforzi in questa stessa direzione."
Nutrita anche la schiera dei rappresentanti delle Provincie. Presenti L'evento L'assessore ai Trasporti della Provincia di Brescia Valerio Prignacchi, L'assessore della Provincia di Torino Franco Campia, L'assessore della Provincia di Trieste Ondina Barduzzi e della Provincia di Lecco Sergio Fumagalli.
In particolare, Valerio Bettoni, presidente della Provincia di Bergamo: "La provincia di BG è una realtà fortemente industrializzata dove il traffico aumenta ogni giorno. L'abitudine sempre più diffusa è quella di usare la macchina per qualsiasi spostamento. Nelle nostre comunità avremo sempre più bisogno di soddisfare le esigenze di mobilità grazie L'incremento del trasporto pubblico. Per far fronte a questo, occorre cambiare mentalità ma anche migliorare L'organizzazione del trasporto stesso. Forte in questo senso L'impegno della Provincia, che ha investito sia in viabilità che in muovi mezzi. Recentemente sono stati acquistati dei nuovi pullman che andranno a sostituire i mezzi più obsoleti".
Manu Mich. – clickmobility.it