Ginoble: “Il progetto comunitario Twist – ha spiegato l'Assessore, nato per recuperare lo svantaggio geomorfologico e socio-economico delle aree montane, può invece rivelarsi Un'alternativa razionale e vincente nell'offerta di servizi trasportistici nei centri urbani, dove il problema del traffico è questione dirompente”
Ipotesi di trasporto a chiamata anche per le ore notturne.
Per mitigare il ricorso al mezzo privato nelle città abruzzesi congestionate dal traffico L'assessore re- gionale ai Trasporti Tommaso Ginoble ha anticipato L'idea del servizio notturno, ieri, nel corso del semi- nario internazionale dedicato alla validazione dei risultati del progetto comunitario Twist in svolgimento a Pescara.
L'assessore ha spiegato di voler investire risorse nella programmazione del piano regionale dei trasporti.
"Il progetto comunitario Twist nato per recuperare lo svantaggio geomorfologico e socio-economico delle aree montane, può invece rivelarsi un'alternativa razionale e vincente nelL'offerta di servizi trasportistici nei centri urbani, dove il problema del traffico è questione dirompente – ha proseguito L'assessore – ".
L'ipotesi – è stato evidenziato dai relatori – produrrebbe un risparmio per la soppressione di corse inuti- lizzate nelle ore a domanda debole come quelle notturne. Secondo Tommaso Ginoble, la notevole flessibilità del trasporto a chiamata rende il progetto finanziato con oltre 2 milioni di risorse comunita- rie, distribuite tra sei regioni partner con L'Abruzzo capofila, "esportabile e replicabile in altre realtà. Con la possibilità – ha detto ancora L'assessore – di continuare con L'esperienza proponendo L'idea anche nella nuova programmazione comunitaria".
Il progetto Twist, avviato 42 mesi fa, è stato sperimentato nelL'arco di sei mesi in Abruzzo, nel territo- rio della Comunità montana "Medio Sangro" con sede a Quadri.
Ha coinvolto 5 mila residenti, interessato oltre 17 mila chilometri di territorio, soddisfatto oltre 3 mila domande.
Il progetto si avvale di elevata tecnologia giacché richiede sia L'attivazione di un call center per la prenotazione del servizio e sia L'allestimento dei mezzi di trasporto con sistemi di ricezione adeguati".
Il servizio a chiamata, secondo le indicazione delL'Unione europea, poteva essere sperimentabile nelle aree interne e nelle zone periferiche, e destinabile alla popolazione anziana, ai diversamente abili, minori, emigrati e persone a basso reddito.
"La sperimentazione ha dimostrato – ha concluso L'assessore Ginoble – che il modello di trasporto a chiamata potrebbe essere utilizzato anche per sostituire i mezzi tradizionali di trasporto urbano anche in orari di domanda debole". Manu Mich. – clickmobility.it

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