Ad un anno dalla sua pubblicazione Oddo Bucci, Nicola Biscotti, Francesco Fortunato, Federtrasporto, esponenti del Governo e del mondo sindacale si confrontano sullo stato di profonda crisi in cui versa il TPL in Italia e sulla necessità di interventi diretti ad un recupero del suo ruolo di servizio dotato di una forte significatività sociale
Mai come ora il dibattito sul tema del TPL appare di grande attualità: è di questi giorni, infatti, l’approvazione della Finanziaria 2008 con la quale il Governo recepisce soltanto in parte le linee-guida definite nel documento, frutto del lavoro svolto dal Tavolo Tecnico per il riassetto normativo e finanziario del Trasporto Pubblico Locale insediato nei primi mesi del 2007 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a seguito dell’accordo tra Governo e Regioni.
La presentazione del libro si inserisce proprio a conclusione di questo lungo iter e rappresenta l’occasione per tornare a discutere degli attuali ostacoli ad un’effettiva e veloce ripresa del TPL.
“La mancanza di risorse strutturali adeguate, di regole normative chiare e stabili, nonché di politiche ad ampio raggio che favoriscano logiche di intermodalità (gomma/ferro) – ha sostenuto Nicola Biscotti, presidente Anav – impediscono senza dubbio il diffondersi di un’impostazione innovativa del trasporto pubblico locale”.
Dello stesso avviso è Gian Maria Gros-Pietro, presidente Federtrasporto, il quale ha sottolineato come “il focus sull’interesse pubblico, sulla sua definizione da parte delle istituzioni pubbliche e sulla necessità di una sua traduzione a livello normativo in contratti dai contenuti chiari rappresentano aspetti imprescindibili nel settore del TPL”.
Dal lato del Ministero dei Trasporti, rappresentato da Amedeo Gargiulo, ci si auspica che le linee-guida, già definite in sede di Tavolo Tecnico e recepite parzialmente nell’ultima Finanziaria, confluiscano in tempi assai brevi in un provvedimento collegato alla stessa Finanziaria.
“La costruzione di un’opinione comune tra stakeholders e Governo sul tema della mobilità, una corretta definizione dei ruoli del Governo, a cui deve spettare la gestione della spesa per investimenti, e degli EE.LL. ai quali deve spettare la gestione della spesa corrente, nonché la ridefinizione degli investimenti sulla struttura organizzativa delle città ed il rafforzamento delle alleanze con gli EE.LL.- ha sostenuto Raffaele Morese, presidente Trambus S.p.A. e Confservizi – rappresentano gli strumenti in grado di diffondere una cultura che guardi all’automobile come complementare al mezzo di trasporto pubblico”.
Fortemente deluso dalla posizione della politica sul tema del TPL è Francesco Fortunato, direttore generale dell’Anav e presidente della Fondazione Bucci, il quale ha affermato che “il ricorso alle procedure concorsuali deve essere considerato uno strumento e non un fine, il quale può funzionare soltanto laddove vi siano idonee condizioni di mercato in grado di offrire garanzie effettive alle imprese private che intendano investire nel settore del TPL”.
La necessità di una robusta consapevolezza culturale, che non si basi soltanto su soluzioni di breve periodo ma prenda atto anche dei temi più nuovi, e delle necessarie connessioni sul piano associativo ed imprenditoriale sono gli aspetti sui quali si è soffermato il professor Bucci, il quale ha messo in evidenza come grandi passi in avanti sono stati fatti in sede di Tavolo Tecnico attraverso l’introduzione per la prima volta di una cultura della valutazione, non basata su incentivi a pioggia, bensì sul raggiungimento di risultati (aumento della velocità commerciale, dei viaggiatori, riduzione del rapporto ricavi/costi), il tutto in una logica di concorrenza comparativa.
“Mettere insieme la rete delle imprenditorialità – ha sostenuto Oddo Bucci – rappresenta la chiave per fare in modo che il risultato del tavolo Tecnico non rappresenti un puro esercizio retorico e per diffondere una nuova cultura trasportistica”.
Il trasporto pubblico locale
Una prospettiva per L'ItaliaFrancesca Perrotta – clickmobility.it

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