Contratti di servizio, metedologia di pagamento, livelli occupazionali fra i punti discussiFra le proposte prevista quella che punta ad unificare la tariffa chilometrica in maniera omogenea per dare pari opportunità e dignità alle società anche di dimensioni ridotte
Riflettori puntati sul tpl in Sesta commissione.
L'occasione d'approfondimento si è sviluppata in una recente riunione, tenutasi nei giorni scorsi, presso la sede della Provincia, tra la Commissione Trasporti delL'ente, presieduta da Marino Reda, e la Società Consortile Trasporti Regionali Calabresi, rappresentata dal presidente Luigi Perrone e da Attilio Santiago.
La discussione si è incentrata preliminarmente sulle numerose problematiche relative al tpl mediante autobus, con particolare riferimento alla Legge Regionale n. 18/2006 che regolamenta i servizi in attesa del passaggio delle competenze dalla Regione Calabria alla Provincia.
E' stata analizzata dettagliatamente, quindi, la cosiddetta "razionalizzazione dei servizi" che, allo stato, comporta una vera e propria riduzione degli stessi a discapito degli utenti che, pertanto, registrano una serie di disagi per quanto riguarda gli spostamenti locali.
Si è evidenziato anche come nelL'applicazione della citata Legge non sia stato tenuto in alcuna considerazione il "Piano Provinciale dei Trasporti", che prevede un numero maggiore di servizi al fine di soddisfare le reali esigenze di mobilità del popoloso e articolato territorio cosentino.
Un altro argomento affrontato, con evidente preoccupazione, riguarda la non avvenuta sottoscrizione dei contratti di servizio tra le aziende di Trasporto e la Regione Calabria. Altro punto nodale la metodologia di pagamento alle aziende stesse, che svantaggia palesemente quelle con una minore "produzione" di chilometri sulla rete extraurbana.
"Posto che – hanno spiegato in commissione -, per il servizio unificato eseguito a partire dal primo gennaio 2007, uguale anche nei costi, le aziende consorziate, nella distribuzione tariffaria, vengono retribuite con un corrispettivo differenziale, oggi incomprensibile, di euro 0,32 a km. sensibilmente inferiore rispetto alle aziende con una produzione di km. maggiore".
La commissione ha dedicato tempo anche al difficile compito che le aziende hanno, per come impone la Legge Regionale n. 18/2006, nel gestire il ridimensionamento dei servizi pur mantenendo i livelli occupazionali che, invece, potrebbero essere quantitativamente incrementati in conseguenza ai maggiori servizi richiesti e necessari L'utenza.
"Ciò produrrebbe il duplice effetto di un contestuale miglioramento delle condizioni generali di lavoro, sia in termini di piena utilizzazione lavorativa, sia del relativo appannaggio economico più gratificante per i dipendenti delle stesse aziende – hanno spiegato -".
Non sono mancate le proposte. Quella operativa di fine riunione, che verrà indicata come orientamento da considerare adeguatamente per meglio pianificare il sistema dei trasporti regionali, in generale, e per la provincia di Cosenza in particolare, prevede di unificare la tariffa chilometrica in maniera omogenea per dare pari opportunità e dignità alle società anche di dimensioni ridotte.Manu Mich. – clickmobility.it

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