Oggi manifestazione a Roma

PERUGIA. FINANZIARIA SENZA RISORSE, TRASPORTI A RISCHIO: IN UMBRIA COSTI AUMENTATI DEL 30% CONTRO IL 10% DEI RICAVI

PERUGIA. FINANZIARIA SENZA RISORSE, TRASPORTI A RISCHIO: IN UMBRIA COSTI AUMENTATI DEL 30% CONTRO IL 10% DEI RICAVI

Ieri le imprese pubbliche e private del tpl umbro hanno incontrato i giornalisti per far conoscere i motivi della protesta contro la legge finanziariaMoriconi “situazione insostenibile”

Ieri le imprese pubbliche e private del tpl umbro hanno incontrato i giornalisti per denunciare lo stato di crisi del sistema dei trasporti pubblici del paese.
Oggi Roma ospiterà il punto clou della mobilitazione generale, che ha preso il via con una serie di iniziative organizzate  nei capoluoghi di regione  dalle aziende del settore, associate ad ASSTRA ed ANAV.

Ieri le aziende umbre hanno incontrato la stampa presso la sala della Vaccara di Palazzo dei Priori alla presenza di Giovanni Moriconi presidente Apm Perugia, Sergio Sbardella presidente Atc Terni, Giancarlo Tulipani presidente Ssit Spoleto, Giancarlo Cardinali presidente Acap, Vannio Brozzi presidente di Fcu, Giovanni Paolini Paoletti presidente Sulga e Piergiorgio Diociaiuti in rappresentanza di Anav.

Le aziende protestano contro la legge finanziaria – “Mancano risorse – ha detto presentando L'iniziativa Giovanni  Moriconi –. In Umbria i costi di settore sono aumentati, in 10 anni, del 30% a fronte di un incremento del 10% delle risorse messe a disposizione. Un gap enorme che abbiamo recuperato con un’opera costante di riorganizzazione e di ottimizzazione delle risorse finanziarie ed umane e con iniziative di mercato. Ma oggi la buona amministrazione, che continueremo a perseguire, potrebbe non bastare più. Occorrono nuove risorse”.

La pensa così anche Sergio Sbardella dell’Atc per il quale “la situazione è difficile nonostante che le aziende umbre siano tra le più virtuose d’Italia”.

“Lavoriamo inoltre – ha concluso Moriconi –  senza un quadro di riferimento sicuro e senza certezza normativa. Per tutta questa serie di motivi abbiamo deciso come aziende di questa regione di aderire alla settimana di iniziative sul trasporto pubblico locale e alla manifestazione di Roma di domani, organizzate da Asstra”.

Insomma le nostre aziende di trasporto non ce la fanno più e non nascondono che i loro servizi possono essere a rischio. Non ne fanno mistero visto che il concetto è contenuto, a caratteri cubitali, anche nello slogan della protesta: “per non fermare autobus, tram, metropolitane, treni regionali e traghetti”.
Manu Mich. – clickmobility.it

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