Trentacinque scienziati ed ambientalisti internazionali dicono 'si' al progetto di tramvie urbane di FirenzeI fiorentini sono chiamati ad esprimersi su due quesiti che chiedono la revoca di alcune delibere votate dalla giunta comunale sia sulla linea 2 che sulla linea 3
Rifkin, Cohn- Bendit e Commoner, Enzo Tiezzi, Fulco Pratesi e Monica Frassoni, e poi ancora Massimo Scalia, Gianni Mattioli e Gianni Silvestrini. Sono solo alcuni dei grandi nomi delL'ambientalismo internazionale che hanno sottoscritto un appello a favore della tramvia a Firenze e presentato ieri mattina al Caffè storico Le Giubbe Rosse da Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, e da Enrico Falqui, ambientalista storico italiano, ex membro del parlamento europeo ed ex Senatore.
“È L'ennesimo appello del mondo della scienza, degli ambientalisti, dei nostri riferimenti internazionali che guardano alla situazione di Firenze in questi giorni e rimangono increduli. L'Europa ci guarda con stupore ma insieme ci incita a non bloccare la riconversione ecologica della società. – introduce Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana – Sono finora intervenuti personaggi europei del calibro di Fischer, di Watson, di Schulz. Oggi entrano nel merito della questione fiorentina anche questi 35 grandi delL'ambientalismo e della scienza, personaggi di prestigio internazionale come Barry Commoner o Jeremy Rifkin, Daniel Cohn- Bendit. Sono ampie infatti le ripercussioni che il blocco della costruzione della tramvia avrebbero non solo su Firenze: significherebbe bloccare L'emancipazione dal congestionamento da traffico di una città d'arte patrimonio mondiale delL'umanità come Firenze e, ancora più gravemente, bloccare iniziative di sostegno al trasporto pubblico e alla riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti. Se tutti questi personaggi sono intervenuti qualcosa starà a significare!”.
“E' significativo – spiega Enrico Falqui – che scienziati, accademici, intellettuali italiani e internazionali abbiano sentito la necessità di sostenere un appello ai fiorentini, affinché nelle urne referendarie manifestino la volontà di progettare uno sviluppo sostenibile della città e di rilanciare un'identità moderna ed europea di Firenze. Come ci hanno detto gli amici Rifkin, Cohn- Bendit e Commoner, accettando di sottoscrivere quest'appello, il voto del 17 febbraio sarà inevitabilmente un "voto politico" per il futuro della città. Questo voto – continua il professore – coincide con L'inizio di una campagna elettorale nazionale per il governo del Paese: in entrambi i casi, il tema della sfida è il Cambiamento contro i vincoli e i lacci del conservare tutto come è, proiettando Firenze e L'Italia verso il Futuro. Firenze ha bisogno di respirare aria pulita, ha bisogno di una mobilità a misura d'uomo, ha bisogno di progettare la modernità attraverso la memoria del suo eccezionale passato”.
“Firenze, città d’arte di valore universale, è minacciata gravemente dall’impatto ambientale, sanitario e sociale prodotto dal traffico in una città che possiede il più elevato numero di autoveicoli di tutte le città italiane – ammonisce L'appello – Noi, scienziati ed ambientalisti internazionali, siamo convinti che è venuto il tempo di progettare lo sviluppo sostenibile delle città nelle quali abitiamo – e concludendo si legge – Ce lo chiedono i cittadini di oggi per lasciare in eredità città vivibili, a misura d’uomo, per le nuove e future generazioni”.
E da Bruxelles L'eurodeputata presidente del gruppo verdi Monica Frassoni spiega i motivi della sua adesione L'appello: "Firenze è una delle città più importanti nella mia vita e ad essa mi sento fortemente legata sin dL'epoca dei miei studi universitari. Per questo credo sia urgente salvare questa meraviglia che tutto il mondo ci invidia dalla morsa del traffico su gomma e dL'inquinamento che ne deriva per procedere senza pregiudizi con la realizzazione della tramvia."
Firenze, città d’arte di valore universale, è minacciata gravemente dall’impatto ambientale, sanitario e sociale prodotto dal traffico in una città che possiede il più elevato numero di autoveicoli di tutte le città italiane ( 1140 veicoli per 1000 abitanti, contro i 1061 di Roma, 913 di Napoli e 893 di Milano).
“Noi, scienziati e ambientalisti, che viviamo anche in altre città, conosciamo bene il valore universale di questa città, che appartiene ai cittadini di tutto il mondo – spiegano i firmatari -. Noi conosciamo bene l’accoglienza con la quale i Fiorentini ci hanno accolto e fatto conoscere i mirabili capolavori d’arte raccolti in questa straordinaria ed unica città.
Il sistema di tramvie urbane a Firenze è il primo passo per una rivoluzione radicale dell’intero sistema della mobilità a scala locale e metropolitana, in modo da aumentare l’accessibilità di Firenze attraverso mezzi pubblici ed ecologici e ridurre drasticamente l’uso dell’auto privata per spostamenti urbani, soprattutto nelle aree centrali della città.
Siamo convinti che è venuto il tempo di progettare lo sviluppo sostenibile delle città nelle quali abitiamo. Ce lo chiedono i cittadini di oggi per lasciare in eredità città vivibili, a misura d’uomo, per le nuove e future generazioni”.
I fiorentini sono chiamati ad esprimersi su due quesiti che chiedono la revoca di alcune delibere votate dalla giunta comunale sia sulla linea 2 che sulla linea 3. Di fatto, aldilà della formulazione burocratica delle domande, si tratta di esprimere un giudizio sulL'intero progetto: "Sì" per chi vuole abrogare gli atti e di fatto esprimere un parere negativo, "No" per chi vuole andare avanti ed esprimere un parere positivo. Essendo un referendum consultivo, non è previsto alcun quorum e il risultato non è vincolante per le scelte delL'amministrazione.
Le tre linee del tram collegheranno i principali luoghi urbani, compreso il centro storico e alcuni comuni limitrofi, integrandosi con il sistema ferroviario metropolitano. Una scelta in linea con quelle di molte città europee dettata da tre esigenze: combattere L'inquinamento, favorire il risparmio energetico, limitare L'uso delL'auto privata. I lavori sono già cominciati da tempo: quelli della prima linea si concluderanno entro quest'anno, mentre per le linee 2 e 3 L'attivazione è prevista nel 2011. Manu Mich. – clickmobility.it