In calo le emissioni da trasporto nelle città italiane, ma la qualità dell'aria rimane criticaIntento della pubblicazione quello di fornire alle amministrazioni indicazioni utili per sviluppare politiche di tutela e valorizzazione delle risorse urbane, incoraggiando le buone pratiche e il loro scambio tra città
Le città italiane sono sempre più verdi. Aumentano per i cittadini e gli animali i polmoni verdi nelle aree urbane del Belpaese, ma i dati sulle emissioni di PM10 dimostrano che il “trasporto su strada” è il principale fattore di inquinamento in 19 delle 24 città considerate.
I dettagli emergono dal IV Rapporto APAT sulla Qualità dell’Ambiente Urbano, presentato stamane nella sede romana dell’Agenzia, che ha dedicato uno specifico focus proprio alla natura in città.
L’intento è quello di fornire alle amministrazioni indicazioni utili per sviluppare politiche di tutela e valorizzazione delle risorse urbane, incoraggiando le buone pratiche e il loro scambio tra città.
Dal rapporto emerge netta la crescita del numero dei veicoli anche se in modo non omogeneo. Dal 2000 al 2006, Milano registra un calo del 9%, mentre in molte città del sud cresce il numero di auto, in linea col trend nazionale: Taranto aumenta del 10,8% mentre Napoli fa eccezione, con una diminuzione del
6,0%. Tra le 24 città, Roma, è quella con più auto ogni mille abitanti anche se nell’ultimo anno scende a 699 veicoli (-4,5%).
Al Nord il record spetta a Modena, con 651 vetture e al sud il valore maggiore è quello di Catania (680). Nello stesso periodo, nei comuni della provincia (ad eccezione del comune capoluogo) il numero di auto pro-capite mostra un aumento generalizzato, ad eccezione di una lieve flessione per Modena (-0,9%) e Bologna (-1,5%), così come, a livello comunale, aumenta il numero di motocicli (dal 25,4% a Brescia al 103,5% a Palermo) e quello dei veicoli commerciali leggeri, confermando il trend degli ultimi anni.
Aumenta il numero di auto a basse emissioni, con le Euro 4 che superano il 10% in tutte le città, con il valore più alto a Roma (24,6%), dove in sei anni sono aumentate del 129%. La quota di veicoli commerciali leggeri più vecchi e inquinanti (pre-Euro) scende al di sotto del 20% in quasi tutte le città del centro nord (da 13,1% a Firenze a 22,5% a Trieste) mentre al sud oscilla ancora intorno al 30% (da 26,2% a Foggia a 32,4% a Napoli).
Sempre di più anche le auto a gasolio, con percentuali sopra il 30% a Torino, Parma, Roma, Foggia, Bari e Taranto, come quelle di grossa cilindrata, che a Milano sono ormai l’11% del totale e a Brescia il 10,5%.
In quest’ottica diventa sempre più importante proseguire con il risanamento della qualità dell’aria, per il quale sono stati presentati piani appositi in 11 delle 13 regioni dove ricadono le 24 città, interventi centrati soprattutto sui “trasporti”, visto che nel 2005 i valori limite degli inquinanti sono stati superati in quasi tutte le aree urbane.
I dati sulle emissioni di PM10 dimostrano che il “trasporto su strada” è il principale fattore di inquinamento in 19 delle 24 città considerate. In 11 città il suo apporto supera il 50% del totale e a Roma, Torino e Messina è superiore al 60%. Anche per quanto riguarda gli ossidi di azoto (uno dei precursori di quella parte di PM10 che si forma in atmosfera), in 18 città la metà o più delle emissioni sono dovute al traffico, con eccezioni a Venezia e Taranto, dove l’industria fa la parte del leone, rispettivamente con il 74% e il 91%. Stesso discorso per monossido di carbonio e benzene, mentre gli ossidi di zolfo (altro precursore del PM10) arrivano soprattutto dall’industria, anche se a Napoli (63%), Cagliari e Palermo (entrambe 77%), la gran parte delle emissioni arriva dai porti.
Le emissioni totali di PM10 diminuiscono in tutte le città rispetto al 2000, dal –4% di Taranto al –67% di Brescia. In particolare, il contributo del settore “trasporti su strada”, pur rimanendo la principale fonte di emissioni nella maggior parte delle città, ha registrato decrementi significativi: dal 29% di Prato all’82% di Brescia. Andamento analogo per ossidi di azoto ed ossidi di zolfo: nelle stime 2005 si riscontra una riduzione delle emissioni da “trasporto su strada”, per tutte le città considerate, superiore al 44% per gli ossidi di azoto e superiore all’82% per gli ossidi di zolfo. Anche le stime delle emissioni 2005 di monossido di carbonio, benzene e ammoniaca derivanti dai trasporti, risultano inferiori a quelle relative all’anno base 2000.
Al dibattito sulla presentazione del rapporto, coordinato dal giornalista del Tg3 Maurizio Mannoni, hanno partecipato il presidente dell’APAT, Giancarlo Viglione, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, il sindaco di Cagliari, Emilio Floris e quello di Genova, Marta Vincenzi, tutti enti locali che hanno adottato politiche di successo sull’ambiente.
A chiudere i lavori, il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, il quale parlando del Rapporto ha sottolineato come “la fase della diffusione delle informazioni sia rilevante almeno quanto quella dell’elaborazione e la conoscenza sia un elemento essenziale per affermare un sistema più sostenibile per l’ambiente, oltre che fondamentale per coinvolgere i cittadini come attori principali nel cambiamento del tipo di sviluppo cui dobbiamo necessariamente tendere, se vogliamo salvare il Pianeta e migliorare la nostra qualità della vita”.
Il presidente dell’APAT, Giancarlo Viglione ha ribadito il suo impegno a garantire un’azione sempre più incisiva dell’Agenzia nella produzione e diffusione delle informazioni relative all’ambiente urbano. Viglione ha assicurato che “se le informazioni da noi prodotte sono un presupposto per pianificare interventi, allora ci impegneremo sempre più in questa direzione, fornendo il nostro apporto a quanti ce lo chiederanno, come già avvenuto in altri contesti, a partire dalle aree emergenziali della Campania, dove APAT ha collaborato, proprio in questi giorni, alla redazione del Piano comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti”.
IV Rapporto sulla Qualità delL'Ambiente Urbano
Tabelle – IV Rapporto sulla Qualità delL'Ambiente Urbano
La natura in cittàManu Mich. – clickmobility.it