Si è tenuto oggi a Roma il seminario organizzato da FederMobilità sulle problematiche derivanti dalla mancata proroga per l’anno 2008 del termine entro il quale bandire le gare per l’affidamento dei servizi di TPL
All’indomani dell’emanazione del c.d. “Milleproroghe”, che non ha previsto l’ulteriore proroga del termine stabilito dall’art. 18 comma 3-bis del Decreto Burlando, la cui scadenza resta pertanto confermata al 31/12/2007, FEDERMOBILITA’, ASSTRA, ANAV ed illustri esponenti del settore del TPL si sono incontrati per fare il punto sui possibili e futuri scenari nonché sui limiti di partecipazione alle gare per gli attuali affidatari dei servizi.
La mancanza di regole certe, la scarsa sensibilità verso i vantaggi che il TPL è in grado di offrire uniti alla necessità di un cambiamento del consenso politico, di un efficace progetto di mobilità collettiva che tenga conto della trasformazione della società e della sua organizzazione e di un ragionamento di aggregazione – ha sostenuto Enrico Mingardi, vicepresidente Federmobilità ed assessore ai Trasporti Comune di Venezia – sono gli elementi fondamentali su cui far leva per superare il nanismo che caratterizza i nostri EE.LL. e per creare le reali condizioni di mercato.
Da parte sua Andrea Boitani, esperto del settore e docente di Economia Politica all’Università Cattolica di Milano, ha sottolineato come, alla luce della situazione attuale che vede gli amministratori locali non particolarmente orientati verso le gare, la mancata proroga costituisca senza dubbio un’ottima occasione per iniziare un percorso in tal senso, magari partendo da singoli pezzi di servizio, piuttosto che da bacini di traffico troppo ampi, attraverso un approccio che risulta non soltanto opportuno ma anche conveniente per lo stesso incumbent.
La necessità di procedere il prima possibile all’effettuazione delle gare per l’affidamento dei servizi di TPL all’indomani della scadenza del periodo transitorio e di un intervento sul dato normativo che, ormai lontano dalla realtà, definisca in modo chiaro le modalità di svolgimento delle gare e dei soggetti che possono parteciparvi sono alcuni degli aspetti sottolineati da Stefano Zunarelli, docente di diritto dei Trasporti all’Università di Bologna, il quale ha messo in evidenza come le strade attualmente percorribili sono sostanzialmente due: continuare con un approccio di basso profilo, ma senza dubbio più concreto, che si basi sul recupero di alcune delle proposte di modifica concordate già nella scorsa legislatura, o dall’altra parte, adottare un approccio più impegnativo e costruttivo che, prendendo atto della inattualità dell’art. 18 Dlgs n. 422/1997, ne ridisegni la portata prefigurando con chiarezza alternative percorribili e realistiche da parte degli EE.LL., soprattutto in materia di finanziamenti pubblici.
Sulla stessa linea si pone Francesco Fortunato, direttore generale ANAV, il quale ha affermato la sussistenza di tutti i presupposti necessari per avviare un processo virtuoso, lamentando, tuttavia, dal lato delle regole, una sostanziale disapplicazione di alcune delle disposizioni attualmente in vigore, quali il ricorso allo strumento del contratto di servizio pubblico sostituito quasi sempre dalla concessione e l’applicazione delle compensazioni per lo svolgimento degli obblighi di servizio pubblico.
La logica del tipo di concorrenza – ha concluso Roberto Cavalieri, amministratore delegato Metro-Roma – ha un senso soltanto se collegata al tipo di servizio da esercitare e non soltanto legata a logiche di tipo meramente economico-finanziarie: la creazione di un mercato regolato ed aperto non può aversi senza una grande accelerazione che investa l’intera legislazione regionale.Francesca Perrotta – clickmobility.it