“Ci auguriamo che si apra un confronto  per evidenziare le condizioni di oggettiva ristrettezza finanziaria”

VENEZIA. TPL: EMERGENZA RISORSE IN VENETO, PROVINCE E COMUNI CHIEDONO PIU' SOLDI ALLA REGIONE

VENEZIA. TPL: EMERGENZA RISORSE IN VENETO, PROVINCE E COMUNI CHIEDONO PIU' SOLDI ALLA REGIONE

Gli assessori alla Mobilità di Province e Comuni, e i presidenti delle aziende sono stati ricevuti ieri dalla 1° Commissione e dai capigruppo della Regione Gli amministratori locali hanno fatto presente che all’appello manchino almeno 40milioni di euro da aggiungere ai 231 che la Regione si è impegnata a mettere a disposizione

Incontro in Regione per Province e Comuni sulL'emergenza risorse tpl.
Sono stati ricevuti ieri mattina dalla 1° Commissione e dai Capigruppo della Regione Veneto, gli assessori alla Mobilità e al Trasporto pubblico di tutte le Province e dei Comuni capoluogo che si sono recati a palazzo Balbi per chiedere maggiori risorse.

La delegazione, composta anche dai presidenti delle aziende che gestiscono il servizio, ha voluto così esprimere alla Regione la grande preoccupazione per l’assoluta inadeguatezza delle risorse finanziarie che sono state messe a disposizione degli enti pubblici per il servizio dei bus e delle corriere.

Gli amministratori locali hanno fatto presente che all’appello manchino almeno 40milioni di euro da aggiungere ai 231 che la Regione si è impegnata a mettere a disposizione. Il conto, infatti, è presto fatto: le risorse del 2007 ammontano a 209milioni di euro, ma la finanziaria nazionale del 2008 prevedeva un’accisa sul gasolio ed altri trasferimenti valutati in 51 milioni di euro. A questi, andrebbero aggiunti altri 9 milioni di euro per finanziare il rinnovo del Contratto collettivo di lavoro per il settore trasporti.

“È auspicabile l’apertura di una fase di riflessione – hanno spiegato gli amministratori – in quanto la 1° commissione regionale ha iniziato proprio ieri l’esame dell’assestamento di bilancio. Ci auguriamo quindi che si apra un confronto per evidenziare le condizioni di oggettiva ristrettezza finanziaria che rischiano di tradursi in una minore qualità del sistema trasportistico”.

“Bisognerebbe inoltre considerare che se le Province e i Comuni agiscono su delega della Regione nella gestione del trasporto pubblico gli enti locali dovrebbero quindi avere dalla stessa Regione risorse sufficienti”.

Province e Comuni hanno fatto presente che il trasporto si regge su due soli introiti per le aziende che hanno in concessione il servizio. Da una parte ci sono i ricavi per la vendita dei titoli di viaggio (biglietti e abbonamenti), dall’altra, il contributo statale erogato attraverso le Regioni. “Se queste entrate non risultassero sufficienti  si aprirebbero due strade: o quella di far ricadere sull’utenza il costo delle risorse mancanti o addirittura peggiorare la qualità del servizio. Entrambe per noi sono impraticabili e per questo è necessario che la Regione rifletta in merito”.

Gli amministratori hanno ricordato come il contributo statale erogato attraverso la Regione sia fermo alle quote stabilite ancora nel 1996. “Non si è mai proceduto ad aggiornarlo nonostante l’indice di svalutazione per questo periodo sia arrivato ben oltre il 25%”. Manu Mich. – clickmobility.it

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