Per la prima volta Fondazione Transdev sostiene realtà fuori dai confini francesi

Genova. Fondazione Transdev sponsorizza il primo progetto di mobilità sostenibile in Italia

Genova. Fondazione Transdev sponsorizza il primo progetto di mobilità sostenibile in Italia

Riflettori puntati sul progetto “Scubibu A scuola in bici e in bus” che propone la promozione della mobilità sostenibile, la prevenzione dell’ambiente e la sicurezza stradale, tramite un percorso didattico formativo per i bambini, che privilegia spostamenti ecosostenibili per raggiungere la scuola

La Fondazione Transdev apre la sua attività solidale per la prima volta fuori dai confini francesi partendo da Genova.
Creata nel 2002, la Fondazione Transdev, posta sotto l’egida della Fondazione di Francia, è il pieno realizzo di un impegno in favore dell’integrazione e del senso civico sostenuto fin dagli anni ’90, all’epoca delle crisi nelle periferie francesi, dal Gruppo Transdev, quarto gruppo europeo di trasporto pubblico locale e leader mondiale nella tranvia.
Nata con la volontà di fornire un sostegno nelle situazioni di necessità delle realtà locali, compromesse da disagi sociali e ambientali, Fondazione Transdev, con il supporto costante del Gruppo Transdev e della Caisse des Depots, ha istituzionalizzato i suoi orientamenti solidali sviluppando un forte senso civico e contribuendo alla partecipazione attiva della cittadinanza con progetti diversi che vanno dal sociale al trasporto sostenibile.
La Fondazione vanta:
– 60 corrispondenti  nell’intera rete francese
– 63 progetti sostenuti fino al 2007
– Budget compresi fra i 5 000 ed i 15 000 Euro sulla base del progetto.

Per accrescere il proprio impegno nei progetti solidali, in parallelo allo sviluppo del Gruppo Transdev nel mondo, la Fondazione ha deciso di sostenere iniziative in tutte le realtà internazionali in cui il Gruppo opera. L’obiettivo è di prevedere entro il 2012 un intervento in tutti e sei i paesi europei in cui oggi è presente Transdev: Italia, Germania, Inghilterra, Olanda, Portogallo e Spagna.

Il primo paese europeo in cui Fondazione Transdev ha scelto di prestare il proprio sostegno è l’Italia, a Genova dove Transdev è attivo come socio di Amt (Azienda Mobilità e Trasporti) la società cittadina di trasporto pubblico.

Il modello con cui lavora la Fondazione si basa sul supporto dei corrispondenti locali a cui viene richiesto, grazie alla conoscenza del territorio e attingendo ai contatti locali in cui il Gruppo opera, di individuare progetti vicini alla missione della Fondazione (ambiti sociali o legati allo sviluppo della mobilità sostenibile).

L’iniziativa segnalata a Genova  dal corrispondente locale di Fondazione Transdev è "Scubibu A scuola in bici e in bus" che si propone di  promuovere una formazione specifica sul tema della mobilità sostenibile, la prevenzione dell’ambiente e la sicurezza stradale, tramite un percorso didattico formativo per i bambini, mirato a privilegiare spostamenti ecosostenibili per raggiungere la scuola grazie all’uso integrato di bicicletta e bus.
Il progetto è coordinato dalla Fondazione stessa, le azioni sono curate dall’organizzazione di Volontariato AdB Amici della Bicicletta, Circolo di Genova della Federazione Amici della Bicicletta in collaborazione con l’associazione culturale comunicAmbiente e l’associazione ISDE Medici per l’Ambiente, inoltre è stata coinvolta la Direzione Didattica della scuola Mazzini San Paolo, comunità didattico territoriale.

L’intervento didattico e formativo mira a:
* promuovere nei docenti coinvolti una formazione specifica sul tema della mobilità urbana;
* accrescere il numero di bambini e genitori che si spostano nel quartiere a piedi, in bicicletta, in bus e in genere con i mezzi pubblici e a basso impatto ambientale;
* ridurre il traffico automobilistico intorno alla scuola e quindi migliorare la qualità dell’ambiente, restituire spazi urbani al gioco e alla socialità, ridurre incidentalità e rischi derivanti dall’inquinamento atmosferico e acustico;
* promuovere, tramite l’azione educativa svolta dai bambini nei confronti dei genitori, il consenso verso gli interventi di messa in sicurezza e di moderazione del traffico.

L’attività partirà l’8 gennaio prossimo con l’avvio degli incontri con gli insegnanti delle scuole coinvolte, la fase successiva sarà quella del percorso didattico nelle classi a cui seguirà la sperimentazione con i bambini degli itinerari disegnati per raggiungere la scuola con la bici e il bus, integrando le due modalità. La prova pratica permetterà ai bambini di acquisire più confidenza con le regole della mobilità sostenibile, dopo aver appreso in aula, grazie al percorso didattico, come ci si muova in bici e in bus, con benefici notevoli sull’ambiente a differenza di chi sceglie e privilegia il trasporto privato.

Per sapere qualcosa di più sulla Fondazione è il presidente, Joël Lebreton, a rispondere ad alcune domande…
In che modo la Fondazione può essere un partner privilegiato degli Enti locali?"Il nostro lavoro, quali operatori dei trasporti pubblico, è percorrere le città e le campagne, in Francia ed in Europa, con i nostri bus, tram e pullman. Tale lavoro è dunque legato – da un punto di vista storico – alla struttura del territorio. E’ questo il  motivo per il quale non separiamo il servizio commerciale dalla nostra missione di coesione sociale. La Fondazione esiste per permettere la collaborazione tra queste due realtà e per dare agli Enti Pubblici quello stimolo alla mobilità spesso necessario per un’integrazione.  La Fondazione rinforza altresì la nostra azione professionale promuovendo presso le Comunità l’immagine di un partner che collabora in prima persona con le realtà del territorio"- La Fondazione: come entra in relazione con i progetti locali?
"L’attività della Fondazione è basata sul coinvolgimento quotidiano della propria rete di corrispondenti e “padrini” nelle regioni. Sono loro che danno un significato all’esistenza della Fondazione e che la sostengono. La Fondazione agisce infatti solo attraverso questi collaboratori, motivati ed impegnati,  per la maggior parte, nella vita associativa locale oppure che intrattengono rapporti molto stretti con la stessa. Sono loro che diffondono la nostra identità ed è sempre grazie a loro che i nostri valori sono presi sul serio. Presiedere la Fondazione è il modo per rispondere all’impegno personale di questi uomini e di queste donne con l’onere istituzionale del Gruppo. Il Gruppo fornisce loro un quadro d’azione ed obiettivi chiari oltre agli opportuni strumenti: a loro il compito delicato di far emergere dei progetti pertinenti"

Chi presiede alla scelta dei progetti?
"Ci piace che l’attività della Fondazione corrisponda prima di tutto ad una realtà culturale per i collaboratori. Ecco perché il primo criterio è che l’azione deve essere sostenuta dagli stessi, partendo dalle relazioni privilegiate con coloro che propongono il progetto. In seguito ci assicuriamo del proseguimento dei progetti, dimensione fondamentale del nostro sostegno. In questo modo sosteniamo la creazione di posti di lavoro, a condizione che siano stabili. Nello stesso modo, lungi dall’essere dei semplici finanziatori, cerchiamo di costruire delle relazioni durevoli con i nostri partner sulla base di progetti coerenti. Le nostre reti hanno dei contratti di lunga durata con gli Enti Pubblici: la Fondazione si proietta dunque nel periodo a lungo termine con i suoi partners". Manu Mich. – clickmobility.it

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