Utile per progettazione, modellazione, simulazione e controllo di sistemi meccatronici il laboratorio ha finalità d'alta formazione, ricerca e trasferimento tecnologico. Nato grazie all’impegno e agli accordi tra diversi partner che hanno compreso e accolto la proposta della Provincia di fare di Pistoia la sede toscana della ricerca in ingegneria dei trasporti
Inaugurato ieri a Pistoia l’unico laboratorio toscano di ricerca sull’ingegneria dei trasporti, con sede all’Istituto Superiore Itis Fedi.
Il laboratorio di Modellazione Dinamica e Meccatronica (in breve MDM Lab) che ha finalità di alta formazione, ricerca e trasferimento tecnologico è nato grazie all’impegno e a specifici accordi nel tempo tra diversi partner che hanno subito compreso e accolto la proposta della Provincia di fare di Pistoia la sede toscana della ricerca in ingegneria dei trasporti.
Questo impegno è trasfuso in un protocollo d’intesa tra Facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze, Dipartimento di Energetica “S. Stecco”, Consorzio Uniser Polo Universitario Pistoia e Provincia di Pistoia per dar vita al laboratorio, che si mette al servizio delle più grandi realtà del settore, a partire da AnsaldoBreda.
Soggetti fondamentali per la nascita di questa realtà sono stati anche Regione Toscana, Istituto Fedi e AnsaldoBreda.
Il laboratorio consiste in un ampio locale all’interno dell’istituto Fedi, ristrutturato dalla Provincia, dove l’Università di Firenze ha trasferito proprio personale e strumentazione Il dipartimento universitario svolge nel laboratorio attività di ricerca nel settore della meccanica del veicolo ferroviario e della meccatronica direttamente su un territorio dove è presente il massimo comparto produttivo del settore mettendone a disposizione i risultati. Sono evidenti i ‘ritorni’ per il territorio pistoiese che si propone così come riferimento non solo regionale ma nazionale, senza tralasciare lo sviluppo delle attività produttive nel settore della meccatronica, comprendendo in questo termine anche la meccanica tradizionale.
Queste le attività che saranno svolte all’interno del laboratorio:
– progettazione, modellazione, simulazione e controllo di sistemi meccatronici;
– robotica e meccatronica; Dinamica del veicolo, con particolare competenza su quello ferroviario;
– simulazione Hardware-In-the-Loop (HIL);
– progettazione di banchi prova specifici per componenti e sottosistemi ferroviari;
– prototipazione virtuale di veicoli e simulazione di marcia;
– omologazione virtuale e valutazione delle prestazioni di veicoli e componenti ferroviari;
– progetto di sistemi odometrici ferroviari;
– modellazione e simulazione di sistemi frenanti ferroviari;
– progetto e controllo di pantografi ferroviari anche per Alta Velocità;
– simulazione real-time dell’interazione ruota-rotaia anche in presenza di contatti multipli;
– controllo visuale di robot; ricerca e progettazione di robot semimoventi.
“Lo sviluppo delL'alta formazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico verso le imprese, L'innovazione in generale, sono uno degli obiettivi primari della Regione Toscana per reagire L'attuale stallo delL'economia – ha sottolineato L'assessore attività produttive Regione Toscana Ambrogio Brenna -. Il laboratorio pistoiese di Modellazione dinamica e Meccatronica rappresenta quindi un'opportunità importante per la crescita economica del territorio perché innalza la qualità delL'offerta toscana sul mercato globale. In tal senso – e considerato che servono risposte immediate e consistenti per reagire con forza agli effetti della crisi – la Regione ha appena varato un'azione di sistema dal valore di 50 milioni di euro per tutte le imprese, i centri di ricerca, le istituzioni che sapranno migliorare, grazie ad un elevato grado di innovazione, i prodotti e i processi produttivi aziendali ma anche le infrastrutture a servizio del tessuto economico toscano”.
“In un momento di crisi come l’attuale l’inaugurazione di questa laboratorio vuole essere un segnale positivo, di impulso e di sostegno per il settore – ha spiegato il presidente della Provincia Gianfranco Venturi -. Sono state molte lerealtà che si sono fortemente impegnate perché a Pistoia nascesse questo laboratorio che propone la sua ricerca a livello nazionale. Sono sicuro che anche questa presenzasaprà dare il suo contributo al grande lavoro non solo per il contrasto alla crisi che la Provincia sta portando avanti, grazie a numerose iniziative coordinate con il tessuto locale, ma anche per aprire rinnovate possibilità di sviluppo”.
“La presenza a Pistoia del laboratorio di simulazione di dinamica di marcia e meccatronica conferma che la nostra facoltà, pur nelle difficoltà contingenti che affliggono oggi l’Università italiana, mantiene l’impegno di localizzare a Pistoia attività univesritarie di rilievo – spiega il preside Facoltà Ingegneria Università di Firenze Alberto Tesi -.
Ci sono tutti i presupposti affinché, grazie a questa iniziativa e alle possibili sinergie con il complesso industriale presente nel territorio, si consolidi a Pistoia un centro di eccellenza per la ricerca nel settore del veicolo ferroviario e per la formazione di tecnici di alto livello specialistico.
“Un passo concreto per lo sviluppo di una naturale collaborazione tra il mondo della ricerca e quello industriale – tiene a precisare Salvatore Bianconi, amministratore delegato AnsaldoBreda -. Le conoscenze tecnologiche costituiscono un fattorefondamentale per l’azienda e per il suo posizionamento competitivo sul mercato, testimoniando la comune volontà di consolidare il ruolo di primo piano nell’industria dei trasporti nel territorio. Mai come in questo caso le parole strategia, ricerca e innovazione hanno trovato realizzazione concreta”.
“L’apertura del laboratorio costituisce per l’istituto Fedi una opportunità unica – sottolinea Angelo Borchi, preside Itis Fedi Pistoia -. Per i docenti che hanno l’occasione di lavorare a contatto con un polo di ricerca e di studio di alto livello, per gli alunni per i quali il laboratorio costituirà elemento di stimolo nello studio e l’occasione di incontrare aziende presso le quali sarà anche possibile in futuro trovare sbocchi lavorativi, per la scuola che avrà modo di collaborare con un polo di alto livello scientifico traendone così stimolo e riferimento per aggiornare le sue strutture e la sua azione didattica”.Manu Mich. – clickmobility.it

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