“Il Piano attuativo delle infrastrutture delle quattro modalità, si occupa di focalizzare le correlazioni esistenti tra organizzazione dei servizi, ripensati anch’essi in un’ottica di gerarchizzazione, e interventi infrastrutturali complementari alle diverse scale territoriali: nodi di scambio ferro-gomma e gomma-gomma”
E' stato approvato con determina n. 116 del dirigente del Servizio programmazione vie di comunicazione L'avvio della procedura di valutazione ambientale strategica del Piano regionale dei trasporti – Piano attuativo 2009 – 2013 e L'individuazione delle autorità con competenze ambientali.
Il provvedimento è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 125 del 13 agosto 2009.
Piano Attuativo Relazione – Allegato 1
Piano Attuativo Relazione Allegato 2
Piano Attuativo Relazione – Sintesi
Il Piano attuativo infrastrutturale del trasporto stradale, ferroviario, marittimo ed aereo rappresenta un ulteriore passo del processo avviato con l’approvazione della L.R. 16 del 23 giugno 2008 riguardante “Principi, indirizzi, linee di intervento in materia di Piano Regionale dei Trasporti” – sottolineano in Regione -.
"Due elementi hanno caratterizzato il processo di elaborazione del Piano Attuativo: la concomitanza con una fase di pianificazione e programmazione particolarmente intensa, che ha coinvolto e tuttora impegna diversi settori dell’amministrazione regionale e molti enti locali pugliesi, e la volontà di adottare un approccio progettuale che facesse proprio il principio della co-modalità e che garantisse, nel rispetto di questo principio, la sostenibilità delle scelte del Piano e il riconoscimento delle priorità strategiche".
"Il primo elemento che ha segnato l’elaborazione della proposta progettuale è legato al particolare momento che vede la Puglia impegnata sia sul fronte nazionale e comunitario,
sia sul fronte squisitamente regionale, in una intensa attività di pianificazione/programmazione ad ampio spettro e nei settori più disparati: Programmazione 2007-2013 dei Fondi Strutturali Comunitari, Documento Regionale di Assetto Regionale (DRAG), Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), Pianificazione di Area Vasta (Piani Strategici e Piani Urbani della Mobilità), Programma triennale di Promozione Turistica, Studio di fattibilità deln sistema regionale della portualità turistica"
Quanto al secondo elemento il riferimento va dritto al principio della co-modalità, con cui si intende “l’uso efficiente dei modi di trasporto che operano singolarmente o secondo criteri integrati multimodali nel sistema europeo dei trasporti per sfruttare al meglio ed in manierasostenibile le risorse.
"Nella formulazione del Piano si è cercato di superare l’impostazione tradizionale, che prevede una progettazione per modalità di trasporto, per adottare invece un approccio
che tenesse conto della coesione complessiva dello scenario di mobilità ricercando coerenza e integrazione tra le diverse componenti del sistema, con l’obiettivo di garantire efficienza, sicurezza, sostenibilità e, in generale, riduzione delle esternalità. Allo stesso modo, i criteri di selezione delle priorità proposti dal PRT assumono questo principio, introducendo il concetto per cui ciascun intervento va valutato rispetto al sistema complessivo della mobilità, non solo in termini di integrazione, ma anche in
termini di “non competizione” tra modalità diverse, tutte facenti parte di un’offerta globale di trasporto il cui fine è soddisfare i bisogni dei diversi ambiti territoriali e della regione intera in modo equilibrato".
"Il piano – ribadiscono in Regione – pone le condizioni anche per un rilancio ed un potenziamento del tpl su gomma a cui assegna un ruolo strategico e totalmente integrato con quello ferroviario. Lasciando al PTS gli aspetti di riorganizzazione della rete dei servizi, il Piano attuativo delle infrastrutture delle quattro modalità, si occupa di focalizzare le correlazioni esistenti tra organizzazione dei servizi, ripensati anch’essi in un’ottica di gerarchizzazione, e interventi infrastrutturali complementari alle diverse scale territoriali: nodi di scambio ferro-gomma e gomma-gomma.Manu Mich. – clickmobility.it

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