Lo sciopero proclamato dai sindacati a sostegno “del negoziato sul nuovo contratto della Mobilità che interessa il personale del tpl, ferroviario e servizi”

Roma. Sciopero tpl: adesioni alte con punte del 100%

Roma. Sciopero tpl: adesioni alte con punte del 100%

Sindacati: “Dopo sciopero riprenda il tavolo di confronto”Asstra-Anav: “Sciopero inammissibile, cittadini obbligati a patire l'ennesima giornata di blocco dei servizi”

Decisamente alte le percentuali di adesione allo sciopero di 4 ore degli addetti al trasporto locale, ferroviario e servizi, proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa trasporti, Faisa e Fast.

Lo sciopero ha raggiunto un'adesione anche a livello locale con percentuali tra il 95% e l’85% in città come Roma, Genova e Napoli.

L’iniziativa di protesta, lo ricordiamo, è stata proclamata a sostegno “del negoziato sul nuovo contratto della Mobilità che interessa il personale del trasporto pubblico locale, ferroviario e servizi ed a seguito della valutazione largamente insoddisfacente sullo stato del negoziato, avviato lo scorso 15 giugno, successivamente al protocollo definito il 14 maggio 2009 al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

Secondo i sindacati ”il nuovo contratto della Mobilità rimane un obiettivo irrinunciabile rispetto alle trasformazione prodotte dalle liberalizzazioni, ai rapporti con la committenza e le aziende pubbliche ed all’ingresso nel mercato di settore di nuovi soggetti imprenditoriali”.

Ferma condanna dello sciopero è stata espressa dalle associazioni datoriali.
"Si tratta di uno sciopero proclamato in piena trattativa per la conclusione del contratto della mobilità con motivazioni pretestuose che mettono a nudo le ragioni vere di una protesta altrimenti immotivata, e cioè far lievitare i costi delle aziende che appliccano il contratto degli autoferrotranvieri per allinearli a quelli del contratto delle attività ferroviarie, applicato da Trenitalia, eliminando per le nostre imprese ogni possibilità di competere col monopolista delle ferrovie italiane – spiegano i presidenti delle associazioni trasporti ASSTRA ed ANAV, Marcello Panettoni e Giuseppe Vinella -.
E' inammissibile che tutto questo debba ricadere sulle spalle dei cittadini, obbligati a patire L'ennesima giornata di blocco dei servizi di trasporto pubblico locale ed anche ferroviario".

A sciopero concluso i sindacati sottolineano la necessità che “le controparti tornino al tavolo per fare il contratto della mobilità”, come sottolinea il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso spiegando che “la forte riuscita dello sciopero dei lavoratori, interessati al nuovo contratto della mobilità, rappresenta un segnale chiarissimo alle controparti che fino ad oggi hanno fatto di tutto per sviluppare un confronto inconcludente e dilatorio”.

Secondo il numero uno della Filt “dopo il protocollo dello scorso aprile le associazioni datoriali non hanno mai avviato concretamente la trattativa mettendo in atto una pratica di gestione del tavolo che ha prodotto una serie di incontri inconsistenti e di rinvii, con il chiaro obiettivo di ritardare il più possibile il confronto e la conclusione del negoziato”.

“Il ritardo così accumulato – sottolinea Nasso – insieme alle mancate risposte alle giuste aspettative dei lavoratori sulla tutela del reddito, non mette in pratica l’intesa sul contratto della mobilità che rappresenta lo strumento di unificazione contrattuale e di tutela dei lavoratori nei processi di cambiamento in atto nel settore”.

“I lavoratori hanno manifestato a Torino per rivendicare, insieme al contratto, le clausole sociali a tutela dell’occupazione e delle condizioni contrattuali nelle  procedure di gara avviate in Piemonte la cui situazione rappresenta un esempio dei danni occupazionali e di reddito che possono derivare dalla mancanza di regole”.
“Dopo lo sciopero – annuncia infine il segretario generale della Filt – ci aspettiamo finalmente delle risposte che per troppo tempo sono state rinviate e non vorremmo che si ripetesse quanto avvenuto fino ad oggi ai tavoli. Ciò renderebbe inevitabile la prosecuzione della mobilitazione”.

“La mobilitazione di tutti i lavoratori in ogni regione – spiega il segretario generale aggiunto della Fit Cisl Giovanni Luciano – dimostra come non sia ulteriormente possibile continuare in logiche dilatorie o attendiste, poiché c’è assoluta necessità di concludere il nuovo contratto della mobilità, considerato che quelli precedenti sono scaduti da oltre un anno, soprattutto per dare nuovo impulso ad un settore strategico della vita del Paese, garantire trasparenza nella liberalizzazione dei servizi e imprimere una svolta per ferrovie e trasporto locale”.Manu Mich. – clickmobility.it

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