Sitta: “La modifica dello statuto consentirà di avere un amministratore unico, perseguendo l'obiettivo di riduzione dei costi della politica anche attraverso la riorganizzazione, il rilancio e lo sviluppo dell'Agenzia locale per la mobilità”
Il Consiglio comunale di Modena ha dato L'ok alla modifica dello statuto di Amo (Agenzia per la mobilità) che consentirà di avere un amministratore unico anziché un Consiglio di amministrazione. La variazione arriva dopo la riduzione da 7 a 3 componenti già approvata in passato. La delibera ha ricevuto il via libera con voto favorevole del Pd, astensione di Mpa e Modena 5 stelle e voto contrario del resto delL'opposizione presente in Aula.
Con lo stesso voto sono stati approvati:
– L'"accordo di funzione", per una durata di 5 anni, che definisce i compiti specifici affidati ad Amo;
– la proroga di tre anni della "convenzione 2004" stipulata tra gli enti locali della provincia, che stabilisce le modalità operative del "Comitato per la mobilità" nei rapporti con Amo, L'impossibilità di cedere quote delL'Agenzia a terzi e L'obbligo, per chi lo vuole fare, di cederle ad altri Comuni per un massimo del 50%;
– il "documento di indirizzo politico-programmatico per la qualificazione della mobilità e del trasporto pubblico locale nel bacino modenese", che determina gli obiettivi degli enti locali e i compiti affidati ad agenzia e azienda-gestore.
"La modifica dello statuto consentirà di avere un amministratore unico, perseguendo L'obiettivo di riduzione dei costi della politica anche attraverso la riorganizzazione, il rilancio e lo sviluppo delL'Agenzia locale per la mobilità" – ha affermato L'assessore Daniele Sitta, presentando la delibera -".
La Regione Emilia-Romagna ha dato due anni di tempo (che stanno per scadere) alle Province per adeguarsi alle direttive. La legge 30, modificata nel 2003, prevedeva la costituzione di Agenzie per la mobilità con L'obiettivo di distinguere il ruolo di governo degli enti locali dalla gestione effettiva del servizio affidata alle aziende di trasporto.
Agli enti locali, tramite Agenzia, è stato affidato il compito di programmare il servizio sul territorio, di assegnarne la gestione tramite gara, di controllare la qualità e di comminare sanzioni.
Amo è proprietaria delle infrastrutture, come rete filoviaria, depositi e fermate, non deve avere partecipazioni nelle aziende che svolgono il servizio e non deve incassare i ricavi della bigliettazione.
"Queste modifiche non ci riguardano, perché in questi anni ci siamo già adeguati – ha proseguito L'assessore -. Dobbiamo fare solo L'ultimo passaggio verso L'amministratore unico. Ciò comporterà un ruolo maggiore dei Comuni nella gestione politica delL'Agenzia attraverso il ‘Comitato della mobilità', che rappresenta i principali enti locali: Modena, Carpi, Sassuolo, Pavullo, Vignola, Mirandola".Manu Mich. – clickmobility.it

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