Una riduzione inaccettabile quella imposta dalla manovra decisa dal governo soprattutto in merito ai tagli che produrrebbe al tpl.
Ad affermarlo con forza è Anci Lombardia che sottolinea come una riduzione del 30%, se confermata, porterebbe a ricadute devastanti per il trasporto pubblico regionale su gomma e su ferro, al punto tale che insieme ad una significativa riduzione dei servizi,  occorrerebbe mettere mano in maniera pesante anche alle tariffe. Un mix insostenibile sia per i costi sociali che per quelli ambientali.

Una delegazione delL'associazione dei Comuni lombardi ha partecipato al tavolo sul tpl, convocato dall’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione, Raffaele Cattaneo.

Come illustrato in termini economici i minori trasferimenti dallo Stato a Regione Lombardia per il solo comparto TPL sono pari a 314 milioni di Euro, che equivalgono ad una riduzione del 30% rispetto agli attuali stanziamenti.

I Comuni della Lombardia hanno da tempo assunto con responsabilità il compito di accompagnare il processo di trasformazione delle politiche di mobilità. Uno sforzo volto a favorire sempre più l’utilizzo dei sistemi di trasporto pubblico ma che, alla luce degli scenari prospettati, rischia di essere vanificato.

Per questa ragione ANCI Lombardia, nel riaffermare la ferma contrarietà verso l’intera manovra decisa dal Parlamento, auspica che a settembre, alla ripresa del tavolo, l’assessore possa presentare un piano di intervento basato su presupposti diversi da quelli attuali e si individuino soluzioni condivise con gli enti locali. Condizione indispensabile è però che nel frattempo il Governo nazionale sappia fornire riposte decisive sul ruolo strategico del trasporto pubblico locale, soprattutto in Lombardia dove ogni giorno centinaia di migliaia di persone si muovono per lavoro.Manu Mich. – clickmobility.it