Secondo la rilevazione dell’Osservatorio “Audimob” Isfort: 4 intervistati su 5 si orienterebbero verso l’autobus

Roma. Nella città ideale per gli spostamenti andrebbero tutti in autobus

Roma. Nella città ideale per gli spostamenti andrebbero tutti in autobus

Manifestano una maggiore propensione alla scelta del trasporto collettivo in una città senza traffico gli uomini (78,8%), le persone con Un'età compresa tra 30 e 64 anni, chi possiede un alto titolo di studio (81,9%), gli occupati (82%) e, infine, chi vive nelle grandi città (80%) e nel Nord Est (78,9%)

Ipotizziamo una “città ideale per gli spostamenti”, dove i mezzi pubblici sono gratuiti, comodi, sempre in orario e arrivano a destinazione in tempi simili a quelli dell’auto e dove è possibile viaggiare in auto senza traffico e senza preoccupazioni per il parcheggio: quale mezzo sceglierebbero i cittadini?
Secondo la rilevazione dell’Osservatorio “Audimob” non ci sono dubbi: quasi 4 intervistati su 5 si orienterebbero verso l’autobus.

Il desiderio dei cittadini di poter utilizzare il trasporto collettivo, se si potessero rimuovere i tradizionali fattori di debolezza del servizio (tempi di percorrenza, puntualità, affollamento…), e' dunque dominante, tanto piu' in questa fase di pesante e prolungata crisi economica e di contrazione dei consumi. Cio' sembra essere particolarmente vero per alcune categorie di viaggiatori in particolare tra quelli che esprimono livelli piu' elevati di domanda di mobilità.

Infatti, “manifestano una maggiore propensione alla scelta del trasporto collettivo in una città senza traffico gli uomini (78,8%), le persone con un'eta' compresa tra 30 e 64 anni, chi possiede un alto titolo di studio (81,9%), gli occupati (82%) e, infine, chi vive nelle grandi citta' (80%) e nel Nord Est (78,9%)”.

Ma nella “città reale” la situazione e' ben diversa: “quasi il 70% degli individui utilizza prevalentemente il mezzo privato. La città ideale (per gli spostamenti) tuttavia non esiste – nemmeno in prospettiva, guardando a cio' che accade tutti i giorni – e di conseguenza i comportamenti di mobilita' degli italiani sono, come e' noto, ben poco orientati verso il mezzo pubblico. In termini generali nel 2009 il 67% degli intervistati utilizza in modo prevalente i mezzi privati per i propri spostamenti, il 20,8% si muove soprattutto a piedi o in bicicletta, mentre appena il 12,1% usa il mezzo pubblico per la maggior parte dei propri viaggi”.

Paradossalmente alcune fasce della popolazione che piu' di altre nella città ideale si orienterebbero verso il trasporto collettivo sono invece, nella città reale, tra quelle che utilizzano in prevalenza il mezzo privato: “Gli uomini (ben il 73,5%, le donne si fermano al 60,4%), chi ha piu' di 29 anni e meno di 46 (79,3%), chi possiede almeno un diploma (oltre il 70%), gli occupati (79,9%) e chi vive nel Nord Est del Paese (68,7% contro, ad esempio, il 63,4% del Nord Ovest”.

Nelle grandi città già oggi “L'uso prevalente del mezzo pubblico interessa una quota significativa della popolazione residente (24,8%), che sommata a quella di chi si muove soprattutto a piedi o in bicicletta, riesce a far arretrare L'incidenza del 'popolo del mezzo privato' (auto e moto) al 52,2% del totale. Tuttavia e' nelle grandi aree urbane che si concentrano i principali problemi di traffico e di inquinamento acustico e atmosferico, ed e' qui, di conseguenza, che e' piu' urgente ridurre in modo drastico il ricorso ai mezzi individuali”.

Ma quali sono i provvedimenti piu' urgenti per ridurre i livelli di traffico e facilitare gli spostamenti? Ovvero: come realizzare, o almeno avvicinare, L'utopia della citta' ideale per gli spostamenti? “Incrementare i livelli quantitativi e qualitativi delL'offerta di trasporto pubblico; e' questa L'opzione preferita dagli intervistati (40% delle risposte). Seguono a distanza la creazione di un maggior numero di zone pedonali e di piste ciclabili (23,5%), una maggiore offerta di parcheggi (19,6%) e, per ultimo, la realizzazione di nuove opere stradali quali rotatorie, svincoli e raccordi (16,2%)”.

“Il trasporto pubblico é, in definitiva, la chiave di volta per migliorare la vivibilità delle città, ma occorre potenziarlo e far crescere il suo utilizzo attraverso, in primo luogo, la riduzione e la certezza dei tempi di viaggio e di attesa alle fermate. Quasi il 70% degli intervistati infatti attribuisce a questa azione un voto alto di importanza – 4 o 5 L'interno di una scala che va da 1 (minimo) a 5 (massimo) -,  inoltre piu' di due intervistati su tre ritengono fondamentale avviare misure per sviluppare L'integrazione auto-mezzi pubblici (realizzazione di parcheggi di scambio, ecc.), ed una quota di intervistati appena inferiore assegna un'importanza elevata L'incremento del numero delle corse”.

A queste tre azioni prioritarie volte a promuovere un uso piu' intensivo del trasporto collettivo, occorre poi affiancare, nelL'opinione dei cittadini, anche interventi per incrementare le informazioni su linee ed orari, per migliorare il comfort sui mezzi e alle fermate, per accrescere il numero delle corse e per incentivare L'integrazione bici-mezzi pubblici.Manu Mich. – clickmobility.it

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