Disponibili le prime anticipazioni

Roma. "Rapporto Cittalia 2010. Cittadini sostenibili": aree metropolitane 'autodipendenti'

Roma. "Rapporto Cittalia 2010. Cittadini sostenibili": aree metropolitane 'autodipendenti'

Analizzato l'andamento del rilascio di sostanze dannose alla salute in 15 aree urbane nazionali: quando non c'E' l'auto allora si ricorre alle due ruote. I mezzi pubblici sono poco utilizzati, scarsi esempi di mobilità eco-compatibile, car sharing e car pooling restano soluzioni di estrema minoranza

I cittadini dipendono ancora troppo dL'automobile.
A dimostrarlo sono le conclusioni proposte dal Rapporto Cittalia 2010 – Cittadini sostenibili, realizzato dL'istituto di ricerca delL'Anci analizzando i dati delle delle 15 aree metropolitane nel decennio dal 2000 al 2009.
Del rapporto sono disponibili le prime anticipazioni.

Un disegno tendenzialmente catastrofico anche se – rileva lo studio – non mancano "spinte al cambiamento, anche nei comportamenti individuali".

Il rapporto concentra l’attenzione sull’impatto ambientale generato dai comportamenti dei cittadini delle quindici città metropolitane italiane in termini di CO2; i dati sono stati elaborati sulla base dell’evoluzione dei consumi residenziali di energia elettrica, di gas naturale e di acqua, della produzione e della gestione dei rifiuti urbani e dei consumi delle diverse tipologie di carburante in relazione al trasporto privato.

In 6 città metropolitane su 15 si iniziano a registrare buone disponibilità a mutare i comportamenti: Venezia, Milano, Bologna, Torino, Genova e Firenze. Sono, invece, soprattutto le città del mezzogiorno quelle in cui la disponibilità a correggere le proprie abitudini sembra piu' difficile (Palermo, Reggio Calabria e Messina) a cui si affianca anche Trieste.

È Roma la città italiana con le maggiori emissioni pro capite di inquinanti.
La Capitale è, con 2.406 kg di CO2 emessi per abitante, la città con maggiore impronta carbonica del Paese. Seguono Torino (2.303), Firenze (2.296), Bologna (2.284) e altre quattro località del Nord, con Milano (1.842) appena sopra alla media nazionale (1.804). Viceversa la parte bassa della classifica è dominata dai centri del Sud, con Napoli (1.303), Cagliari (1.325) e Palermo (1.339) che risultano le più virtuose.

Una graduatoria destinata a cambiare nel futuro se le attuali tendenze delle emissioni saranno confermate. NelL'ultimo decennio, sottolinea il Rapporto, la variazione delL'impronta pro capite è mutevole nei diversi capoluoghi. A vantare i migliori risultati nella lotta contro il degrado atmosferico sono Milano (-14,1% di emissioni per cittadino dal 2000 al 2009), Torino (-8,4) e Roma (-5,1).

Dei quattro indicatori considerati da Cittalia a incidere maggiormente sulL'ambiente sono il consumo di gas naturale domestico (37,7%), il trasporto privato urbano (31,2%) e la richiesta energetica delle abitazioni (30,8%). Poco rilevante il peso della combustione dei rifiuti (0,3%). Tra i numerosi dati di rilievo che emergono dallo studio, citiamo quello relativo ai costi generati dL'inquinamento. Secondo Cittialia i costi sociali provocati dalle emissioni dei residenti delle 15 città prese in esame ammontano a 266,5 milioni di euro, equivalenti a un costo pro capite di 26,2 euro a testa.Manu Mich. – clickmobility.it

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