Estrima e Protoscar presentano ad Eiv i loro veicoli

Milano. Italiani pronti per L'utilizzo delL'auto elettrica

Milano. Italiani pronti per L'utilizzo delL'auto elettrica

Ad Eiv valutati i dettagli indicati dallo studio di Swg, tema centrale di una tavola rotondaIl 70% degli italiani – due su tre – si dichiara disponibile all'acquisto, traducendo il tutto in minore inquinamento e maggiore risparmio energetico

Sale al 70% il numero degli italiani disponibili ad acquistare un'auto elettrica, in pratica due italiani su tre.
I dettagli sono quelli che emergono dallo studio di Swg, ieri tema centrale di una tavola rotonda a Fieramilano, in occasione del salone Eiv, mostra-convegno dedicata ai veicoli elettrici e intelligenti, in programma ancora fino ad oggi.

"Abbiamo stimato – ha sottolineato Pietro Menga del Cei-Cives (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali) – che, se entro il 2020 si arriverà al 10% di auto elettriche circolanti sul totale, questo consentirebbe un risparmio per il nostro Paese di circa due miliardi di euro L'anno per la diminuzione di import di prodotti petroliferi, le minori emissioni di CO2 e la riduzione dei costi sanitari dovuti L'inquinamento".

Secondo Menga L'industria automobilistica italiana "é indietro del 40% rispetto ad altri settori per quanto riguarda la riduzione di emissioni di CO2, ma ora punta con decisione verso le auto elettriche".

In fatto di costi lo sguardo si allunga a previsioni future "tra cinque-sei anni, quando le grandi case automobilistiche inizieranno una produzione su più vasta scala, i prezzi saranno allineati a quelle delle auto tradizionali".

Ma Eiv è soprattutto nuove proposte, come quelle presentate da Estrima e Protoscar: due piccole aziende in forte crescita.
I loro modelli, seppur diverse, sono accomunati dL'idea della propulsione elettrica.

Per Estrima modello di punta è L'urban car Birò.
"Siamo partiti dall’idea che il cittadino percepisce con fastidio diverse forme di inquinamento: oltre a quello ambientale, infatti, vanno considerati l’inquinamento del tempo – tante, troppe le ore perse nel traffico – e dello spazio – soprattuo in merito alle difficoltà nel trovare parcheggio in città" – ha valutato Matteo Maestri, presidente di Estrima.

"Un’altra riflessione è sorta da un sondaggio di Espansione da cui risulta che la maggioranza degli italiani si reca al lavoro con automobili, spesso più grandi rispetto alle effettive esigenze, e percorrendo meno di venti chilometri – ha spiegato Maestri -. Da queste premesse è nata l’idea di realizzare un veicolo elettrico in grado di abbinare la maneggevolezza e praticità di uno scooter, con il comfort delle automobili. Abbiamo così prodotto Birò, il primo urban electric vehicle, studiato appositamente per la mobilità urbana. Birò è largo poco più di un metro e può contenere due persone. Il prezzo è accessibile: 7.500 euro, che con i contributi regionali scende di 2.000 euro".

In Protoscar si parla di vera e propria 'rivoluzione', come spiega ha spiegato Giorgio Gabba, Project Manager "Il veicolo elettrico non è un’evoluzione, ma una rivoluzione che, secondo noi, inizialmente partirà da chi può permettersi il top della gamma di auto. Di conseguenza, la nostra proposta è un’auto elettrica sportiva: Lampo. Ma in futuro le auto diventeranno elettriche in tutte le gamme ed entro il 2050 siamo convinti che tutti i veicoli avranno un motore elettrico”.

Le conferenze di Eiv hanno dedicato ampio spazio anche ad altre tematiche soprattutto quella delle colonnine di ricarica.
"Abbiamo realizzato le colonnine da esterno per il contenimento di apparati elettrici ed elettronici della ricarica – ha spiegato Alberto Gironi, di Rittal Italia -. La eMobility in Europa è presente in quasi tutti i progetti innovativi legati alle infrastrutture e, in Italia, sono in atto progetti concreti orientati alla sostenibilità nel pieno rispetto ambientale. In Europa è prevista una produzione di auto elettriche su scala industriale tra il 2013 ed il 2015, e la nostra strategia consiste nel proporre la colonnina ai clienti finali, quali energy provider, e ad enti pubblici. Tramite la partnership con System Integrator locali è possibile progettare e proporre sistemi completi, lasciando aperta la personalizzazione del software alle necessità dei clienti finali". Manu Mich. – clickmobility.it

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