La giunta capitolina ha varato la delibera "taglia stipendi" per i vertici delle società comunali

Roma. Atac: il sindaco Alemanno assicura nuova governance dopo Pasqua

Roma. Atac: il sindaco Alemanno assicura nuova governance dopo Pasqua

Alemanno: “In merito al risanamento di Atac é stata approvata in giunta una delibera che conferisce ad Atac il proprio patrimonio che vale 400-700 milioni quindi non c'è nessun fallimento in vista. c'è solo Un'azienda che deve dare risposte, essere più parsimoniosa e competitiva”

"Subito dopo Pasqua ci sarà la nuova governance per quanto riguarda Atac. L'ipotesi di fallimento non è reale e tutti coloro che ne parlano fanno un sabotaggio immotivato alla nostra città".
Le parole sono quelle del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ieri a margine di una conferenza stampa in Campidoglio è tornato a parlare di Atac commentando un'intervista L'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli che analizzava la situazione delL'azienda capitolina.

Alemanno tornando sulle parole del leader di Api ha affermato: "L'intervista di Rutelli la prendo come un fatto positivo, perché sottolinea la necessità di accelerare sul fatto del regolamento. Se ci sono cose che non vanno in Atac hanno radici profonde che Rutelli e Veltroni conoscono bene. Il risanamento che dobbiamo compiere deve solo andare più velocemenete. Il nostro impegno è solo cambiare Atac perchè le tare negative vengono dal passato".

In merito al risanamento di Atac il sindaco ha sottolineato: "E' stata approvata in giunta una delibera che conferisce ad Atac il proprio patrimonio che vale 400-700 milioni quindi non c'è nessun fallimento in vista. C'è solo un'azienda che deve dare risposte, essere più parsimoniosa e competitiva".

La giunta comunale di Roma ha, tra L'altro, approvato ieri la delibera “taglia-stipendi”, che coinvolge anche Atac.

La delibera fissa i limiti dei compensi degli organi amministrativi e di controllo delle società partecipate dal Campidoglio. Un provvedimento che tiene conto del parere non vincolante chiesto dal Comune alla Corte dei Conti, e da questa recentemente reso.

Le misure varate ieri, spiega il Campidoglio, danno immediata e piena esecutività ai criteri di indirizzo contenuti nella memoria di giunta approvata lo scorso mese di dicembre al fine di contenere la spesa sostenuta dL'amministrazione per garantire il funzionamento dei vertici delle aziende partecipate.

Restano, pertanto, confermati i limiti ai compensi per i presidenti e componenti dei Consigli di amministrazione, fissati rispettivamente L'80% e al 70% della remunerazione del Sindaco di Roma. Per quanto riguarda il limite agli amministratori delegati (che comprendono la remunerazione di autonomi incarichi dirigenziali accordati nel rispetto delle disposizioni di legge e dei contratti collettivi), questo è stato definito a seguito di un'analisi di confronto (benchmarking) volta a individuare il livello medio delle retribuzioni applicate a livello nazionale dalle società che gestiscono servizi pubblici essenziali per la cittadinanza.

DL'analisi è emerso che i livelli retributivi riconosciuti al management nelle aziende di trasporti, rifiuti, lavori e infrastrutture in comuni come Milano, Torino, Genova, Firenze e Palermo, presentano appunto un livello medio di 350.000 euro lordi annui, con picchi che giungono sino a 480.000 euro lordi L'anno.

In base alle risultanze delL'analisi la giunta del Comune, peraltro titolare – come sottolineato nel recente parere della Corte dei Conti – di partecipazioni in società che hanno dimensioni comparabili a quelle delle principali aziende a partecipazione statale, ha deciso di dettare una più severa 'autoregolamentazione' allineando il tetto massimo retributivo dei manager che esercitano funzioni di amministrazione gestionale alla media nazionale. Queste misure permetteranno di assicurare una retribuzione adeguata ai prezzi di mercato e al tempo stesso di ridurre di circa il 10% la spesa pubblica sostenuta in tale ambito da Roma Capitale.Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon