Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, insieme a quelle confederali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza e a quelle delle categorie dei trasporti, chiedono un incontro urgente agli
Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, insieme a quelle confederali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza e a quelle delle categorie dei trasporti, chiedono un incontro urgente agli enti locali delle tre province per discutere della fusione delle aziende di trasporto dei tre territori, Act, Atcm e Tempi.
Il processo di aggregazione societaria ha compiuto un primo passo con l’accordo da parte delle tre aziende di trasporto pubblico sulle linee-guida del piano industriale.
I sindacati hanno richiesto, da tempo, di svolgere in tempi brevi un incontro che, oltre ad evidenziare la necessità di aprire un confronto sul piano indutriale è “diretta conseguenza dell’esigenza di concordare regole ed impegni affinchè nell’aggregazione delle tre aziende di Tpl attuali si consegua una tutela dei diritti degli utenti e degli stessi 1.200 lavoratori e degli oltre 200 lavoratori delle aziende sub-concesse”.
Cgil, Cisl e Uil, sostengono inoltre che “con un adeguato piano industriale integrato ed un impegno degli enti locali, si possono migliorare gli attuali pianidel traffico e, attraverso l’aggregazione, offrire un servizio alternativo all’uso dell’auto decongestionando la via Emilia, o le strade provinciali che escono dalle città, e offrire migliori collegamenti con le stazioni ferroviarie, ad esempio Piacenza dove risiedono numerosi cittadini che devono trasferirsi ogni giorno a Milano o verso Bologna”.
Il presidente di Act Angelo Malagoli, e l’amministratore delegato di Atcm Claudio Ferrari hanno annunciato i giorni scorsi in commissione consiliare a Reggio Emilia che il confronto con le organizzazioni sindacali è previsto in tempi brevi.
La nuova realtà societaria sarà attiva dal 1° gennaio 2012, si chiamerà Seta (Società emiliana trasporti autofiloviari) ed erogherà un servizio di oltre 30 milioni di chilometri su gomma nel bacino interprovinciale formato dalle province di Piacenza, Reggio Emilia e Modena.
“L'accordo sulle linee-guida del piano industriale è un passo molto positivo – ha commentato l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri – che consentirà di aumentare l’efficienza e la capacità di investimento per acquistare materiale nuovo e organizzare il servizio nella sua diramazione territoriale. E per accettare le sfide che, come Regione, abbiamo messo in campo con la tariffazione integrata. Tutte condizioni che, da quella postazione – più unitaria e più efficiente a livello industriale – potranno dare risultati in tempi rapidi”.
“La Romagna ha già costruito una holding unica, ‘Start’; Bologna e Ferrara sono già un’unica azienda. Il percorso che stiamo portando avanti, quindi, è all’insegna di una forte integrazione, modale (cioè ferro e gomma insieme) e territoriale, che ci consentirà di rafforzare le aziende e offrire più servizi”.Manu Mich. – clickmobility.it